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Attualità di P. CICCONOFRI del 23/11/2015 13:54:26
Metodo mediatico

 

Nei giorni scorsi, in occasione dell'uscita del libro Il metodo Conte di Alessandro Alciato, sono state diffuse le prime anticipazioni mediatiche che hanno fatto molto discutere. Anche i tifosi juventini, forse non ancora pienamente consapevoli del metodo mediatico (eppure calciopoli avrebbe dovuto insegnare qualcosa), hanno aspramente criticato l'ex tecnico bianconero.

L'episodio è quello che vede protagonista Buffon e la successiva sfuriata di Conte. Quello che non è noto, almeno per chi non ha letto il libro, è la fine della storia, che vi riepiloghiamo di seguito.
Scrive Alciato: 'Sono stati davvero trenta secondi di cinema, studiati a tavolino, attaccando il calciatore più rappresentativo, che non troppi anni prima era stato suo compagno di squadra. Sentiva di dovere dare la scossa a un ambiente che rischiava di considerare quel campionato orami archiviato, privo di obiettivi. Del terzo scudetto consecutivo si sarebbero ricordati in molti, dei 102 punti avrebbero però parlato i libri di storia, e la differenza ai suoi occhi era sostanziale . Se Buffon non fosse entrato con Marotta - anche lui artefice della rinascita juventina, che durante la sfuriata dellallenatore ha girato i tacchi e se n'è andato - Conte avrebbe comunque trovato un altro pretesto, e avrebbe in ogni caso attaccato la sua Juventus, prendendola a male parole. E Buffon sarebbe sempre stato scelto come primo obiettivo della sua rabbia, proprio perché il più alto in grado del gruppo'. Sull'episodio, il portiere ha deciso di affidare a questo libro un solo commento, a conferma e spiegazione di quanto accaduto: "Mi sta bene aver fatto la parte del bersaglio, anche perché il modo di vedere e di pensare il calcio di Conte è molto affine al mio. Anch'io avrei usato certi escamotage per far rendere la squadra al massimo. Se sono servito per lo scopo, va bene così. Eravamo stati anche compagni di squadra alla Juventus, io e il mister, ma in quel momento ero il primo dei suoi finti nemici. "

Aggiunge un altro dei presenti: "Il giorno prima a Vinovo consideravo il nostro allenatore un uomo in preda alla follia galoppante. Il giorno dopo, un genio assoluto. C'erano i presupposti per arrivare scarichi alla gara, lui ha avuto l'intelligenza di capirlo in anticipo. Ha resuscitato le motivazioni che avremmo anche potuto non avere, e l'ha fatto prendendosela con Buffon. Assicurarci un posto nella storia è stato il più grande regalo che potesse fare a ciascun elemento della squadra, perché nessuno di noi riuscirà più a costruire un'impresa del genere. Ne siamo consapevoli".

Il giochetto mediatico, di puntare sulla spettacolarizzazione di un episodio per far crescere la curiosità e magari spingere ad acquistare il libro, è chiaro. Così come potrebbe essere non casuale un certo orientamento teso alla critica verso Conte visto l'attuale momento non propriamente positivo della Juventus, con non celate critiche da parte dei tifosi.
Quello che sorprende è che ancora oggi, dopo quanto vissuto con calciopoli e consci di cosa significa e come si sdogana l'orientamento mediatico, qualcuno perda la testa per quattro righe estrapolate da un capitolo il cui significato è tutt'altro.

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