Il calciomercato è fatto così: alterna momenti in cui si è autorizzati a sognare ad altri in cui bisogna fare i conti con qualche delusione. E allora non c'è da sorprendersi se,
dopo l'euforia per l'arrivo di Higuain, il popolo bianconero deve digerire la cessione di Pogba. Incroci di questo tipo avvennero in passato e certamente si ripeteranno in futuro: sta alla maturità dei tifosi accettarli senza eccedere in un pericoloso (sportivamente parlando) entusiasmo o, peggio, in un patetico vittimismo.
E in questo caso sarebbe bello che gli juventini si distinguessero da tanti personaggi napoletani che, a partire dal presidente e dall'allenatore, hanno riservato parole d'odio al "traditore" Higuain:
Pogba, come il neoacquisto bianconero, ha fatto la sua scelta professionale, evidentemente accettata dalla Juve, che si porterà a casa un bel po' di soldi utili per integrare un mercato iniziato alla grande, ma che probabilmente avrà bisogno di qualche innesto a centrocampo, tenuto conto della partenza del Polpo, dell'infortunio di Marchisio e delle condizioni fisiche di Khedira che non danno troppe garanzie. Insomma, alla fine
questo affare va bene a tutti: Mourinho riporta a Manchester uno dei centrocampisti in prospettiva più forti al mondo, Paul guadagnerà una barca di soldi, così come il suo procuratore Raiola, e la Juve realizza la più grande plusvalenza della storia del calcio mondiale. E allora perché dovremmo arrabbiarci con qualcuno?
Da tifoso, preferisco ricordare questi quattro splendidi anni passati insieme, in cui Pogba ci ha deliziati con giocate sopraffine, gol tanto belli quanto importanti, assist al bacio e, perché no?, anche quei sorrisi che ti aprono il cuore!
Preferisco vivere il mio tifo così, godendomi la gioia della bellezza del calcio e con la consapevolezza che ci saranno altri campioni capaci di scaldarmi ancora il cuore, piuttosto che sprecare tempo ed energia per rimproverare, o peggio odiare, chi ha percorso tanta strada con la mia Juve ed ora ne intraprende una nuova: Pogba, per noi juventini, dalla prossima stagione sarà un avversario (che ovviamente speriamo di non incontrare per almeno un anno...), ma resterà per sempre uno dei protagonisti di un quadriennio pazzesco, in cui abbiamo dominato in Italia e sfiorato l'impresa in Europa.
Al contrario, mi vergognerei di sentire il presidente della mia squadra affermare che un nostro giocatore è andato in una squadra di ladri, oppure l'allenatore promettere fuoco e fiamme quando il "traditore" verrà a giocare contro di noi.
Non è questione di stile e neppure di riconoscenza: è solo che
certi momenti vissuti insieme hanno un valore che va al di là di una scelta professionale. E allora non resta che dire: in bocca al lupo Paul... e sempre forza Juve!
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