Alla settima giornata, si sa per il
Napoli, son dolori e Sarri fa la fine del marito di Peronella, trova la scusa del campo incolto che vale, però come quella della giara sporca, stesso risultato, non so se fosse arrapato ma di sicuro finisce cornuto ed è Petagna, giovin virgulto, il novello Giannello.
Ne approfitta la
Juventus, corsara ad Empoli, che lemme lemme, rifila tre pappine e porta a quattro (il numero che sentenzia senza se e senza ma che John Elkann è l’interista per antonomasia) i punti di vantaggio in classifica. Non c’è molto da dire sulla partita, non so se mi spiego l’avversario, era l’Empoli di Martusciello, quando Dybala ha sbloccato l’avversario s’è squagliato.
La giornata si è conclusa con la vittoria della
Rometta sui ratti di pelo nerazzurro per 2 a 1.
Non saprei come definire il confronto: divertente? (per la pochezza delle difese), elastico? (per la lunghezza delle squadre), pericoloso? (per la capacità di delinquere delle due società), tutto tranne che una gran bella partita come da definizione massmediologa.
Certo, mi aspettavo un rigore per la Roma, così aggratis, tanto per festeggiare i 40 anni di Totti ma la “sensibilità sportiva” è quella che è.
Nei due anticipi di sabato
Chievo e
Lazio hanno ragione facilmente in trasferta di
Pescara e
Udinese, segnando una linea di confine invalicabile in classifica che certifica quella tecnica. Sotto questa linea è buio pesto ed il
Cagliari, battendo il
Crotone, cerca di rimanerci fuori.
Il
Genoa (secondo centro consecutivo del Cholito) che batte il
Bologna parla di solidità, il pareggio tra
Sampdoria e
Palermo di una grande tristezza, la vittoria del
Toro (altra ottima prestazione di Yago Falquè) sulla
Fiorentina non dice nulla: “mite infonde un sentimento di vigore” in classifica.
Spicca assolutamente la vittoria del
Milan ai danni (sì, proprio danni) del
Sassuolo: 4-3.
La stampa italica esalta l’impresa in rimonta non accorgendosi della destrezza con cui essa è stata compiuta: l’ineffabile arbitro
Guida prima nega un rigore sacrosanto ai neroverdi per un’evidente fallo di Donnarumma su Politano e poi “se la sente” di assegnarne uno assolutamente inesistente ai rossoneri.
Che spirito! Che rimonta! Che valori!
Giornata in cui alcuni bellissimi assist agli avversari certificano lo stato di confusione regnante. Si può scegliere tra il
Goulam che porge la guancia a Petagna, lo
Zambelli fa accomodare da gran signore
Higuain o l’
Abate (non Faria) che illumina la strada a
Politano mentre Mauro
Icardi non va tanto per il sottile deviando perentoriamente direttamente nella propria porta.
Sette giornate non sono molte per dare un giudizio che tenga in considerazione tutti gli aspetti, ma pare piuttosto evidente come la Juventus sia nettamente sopra e con praticamente nessuno al proprio livello e Crotone, Pescara, Empoli e Udinese abbiano la testa sott’acqua.
Ora la Serie A si fermerà per una settimana in concomitanza con le gare delle qualificazioni ai Mondiali del 2018 da lì in poi il rodaggio dovrebbe essere finito e si farà sul serio (si fa per dire).
La nostra pagina facebook
La nostra pagina twitter