E' stata pubblicata la classifica aggiornata dei ricavi dei club europei.
Nulla di nuovo, per quanto ci riguarda, visto che ormai il decimo posto pare consolidato, almeno per ora: solo piccoli spostamenti in vetta, anche se nei primi posti si ragiona di cifre da PIL di piccolo stato africano.
Esistono, però, due realtà: quella che ci viene raccontata sempre più spesso, di una Juventus in continua crescita e in recupero, e quella dei freddi numeri, che, invece, parla di un
distacco con chi ci precede sempre più netto, con prospettive allarmanti, visti i nuovi megacontratti che entreranno in vigore tra poco e che aumenteranno ancora la forbice.
Se sui ricavi da stadio si può fare poco (inutile prenderci in giro, anche uno stadio con 10.000 posti in più avrebbe spostato le cifre solo in maniera trascurabile) e se i diritti TV ci premiano per ora oltre la reale appetibilità del campionato italiano all'estero, la differenza più eclatante la fanno i
ricavi da merchandising, da sempre vero tallone d'Achille italiano.
E qui qualcuno potrebbe obiettare: la società si sta muovendo, però basta un cambio di logo che si scatenano subito i vecchi nostalgici, da sempre contrari alle novità.
Personalmente credo che il cambio del logo, che si inserisce nell'ottica della gestione diretta della vendita delle proprie maglie da parte della Juventus, non sia il vero problema.
Mettere un nuovo logo, supponiamo il più bello che si possa immaginare (parlo ovviamente in astratto...) su una maglia VERDE, indossata da HERNANES nel CAMPIONATO ITALIANO, ci aiuterà davvero? L'utente cinese, figura quasi mitologica pronta a sborsare migliaia di euro, perchè dovrebbe scegliere noi e non una società inglese o spagnola? Per uno pseudo ideogramma in più senza collegamento alcuno con la nostra storia (e le nostre vittorie e i nostri fuoriclasse)?
Non è che forse il Real vende le proprie maglie, di un banalissimo bianco e su cui si staglia un obsoleto e anacronistico stemma con la corona (roba da grafici medievali), perchè ad indossarle, tra gli altri, è CRISTIANO RONALDO nelle semifinali e finali di CHAMPIONS LEAGUE, a cui il Real accede regolarmente da anni? Inutile prenderci in giro: qui non si tratta di fare concorrenza alle big europee, che viaggiano a velocità doppia (e, quindi, che sono destinate ad incrementare il loro vantaggio), ma di lavorare meglio degli altri per ottenere risultati con le minori risorse a disposizione.
Una cosa per la quale non c'è grafico che tenga.
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