Il parere non favorevole al progetto stadio non è proprio andato giù al mondo romanista. Prima l'irruzione televisiva di Spalletti, che con toni non proprio diplomatici ha preteso riportare al centro del dibattito la questione stadio, poi il tweet aziendalista di Totti hanno riacceso la discussione. Entrambi sono riusciti a riportare in argomento, fin quasi a far intravedere margini per una retromarcia, chi in pratica aveva cassato il progetto. Il tutto grazie anche alla grancassa del tifo e di qualche esponente delle istituzioni.

Se sia giusto che il sindaco di Roma inviti er pupone in Campidoglio per discutere del progetto stadio, spetta forse più a chi l'ha eletta che non ad altri. Certo Totti pare avere buone entrature all'interno del mondo istituzionale, e chi ha interessi a costruire lo stadio non può non aver piacere che il capitano giallorosso scenda in campo.

Evitando di farsi coinvolgere nella disputa meramente politica, una domanda che dovrebbero porsi tutti gli sportivi e anche qualche illuminato tifoso giallorosso crediamo debba essere: a tacere di tutto il resto, che c'entrano tre grattacieli e una vasta area commerciale non legata al calcio con lo stadio?

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