“
Gabigol inizia a fare la storia”: così titolava lunedì Il Giornale, lungimirante come sempre. “
Gabigol di nome e di fatto”: ci spiega con brillante arguzia La Stampa. “
Gabigol gabigode”: martedì la Gazzetta, sempre sobria quando si tratta di interisti e affini (qui stendiamo un velo pietoso sul titolista).
Ohibò...che è successo di così straordinario? Nulla. Tutto questo per celebrare la magia dell'ormai acclarato fuoriclasse brasiliano capace di
una giocata al di fuori dell'immaginario: segnare un gol a porta vuota da un metro e mezzo! E tutto questo dopo soli sei mesi dal suo arrivo in Italia!!
Vabbè, direte voi: Palacio un gol così lo aveva sbagliato nel primo tempo e, quindi, qui si parla, per forza, della prodezza di un campione. Una prodezza che ha spezzato le reni al temibile Bologna di questi tempi, capace di imprese al limite dell'impossibile: beccarne sette in casa dal Napoli, perdere in 11 contro 9 con il Milan e, infine, far segnare addirittura lui; tra le tre l'impresa senz'altro più memorabile.
Viene da pensare che tutta questa melassa attorno al giocatore (ad oggi si dovrebbe ancora chiamarlo "
Gabiunsologol")
serva come al solito a mettere in secondo piano il vero fatto importante della domenica nerazzurra, ovvero il clamoroso rigore non concesso al Bologna, visto da tutti fuorché da quello stesso Pioli che, quindici giorni prima, aveva avuto un occhio di falco tale da permettergli di vedere distintamente anche i rigori che non c'erano.
Ma in fondo, forse, ha ragione Il Giornale. Un gol di Gabigol è un fatto di portata storica, di quelle cose che i nonni potranno raccontare ai nipotini: “
Ne ho viste di cose in vita mia...ho visto segnare un gol persino a Gabigol”. Gabigodete finchè potete.
La nostra pagina facebook
La nostra pagina twitter
Commenta con noi sul nostro forum!