Nella settima in cui in Rai (
LINK e
LINK) hanno completamente perso la ragione, il nostro calcio ha cambiato governance, mancava soltanto l’ennesima uscita sopra le righe di Pecoraro.
Ospite a sottovoce con Marzullo, a domanda: "Il Napoli lo vincerà lo Scudetto?", il procuratore Figc candidamente risponde: "
Ce lo auguriamo, noi napoletani ce lo auguriamo". Ed ancora, Marzullo: "Non so se può raccontare la sua squadra del cuore... se può dire per quale squadra fa il tifo?" Pecoraro: "
Domenica la mia squadre del cuore è il Napoli, gli altri giorni tutte le squadre sono uguali" (
Il replay della trasmissione).
Siamo oramai al punto che Pecoraro, che dovrebbe mostrarsi quantomeno per opportunità, super parters,
va in tv a sbandierare il suo tifo calcistico ed augurarsi che la sua squadra vinca lo scudetto (non la migliore, ma la sua!).
Sicuramente Varriale lo riterrà etico, i napoletani lo inviteranno allo stadio per la festa scudetto dedicandogli qualche riga di ringraziamento (chi vuol capire…),
ma Malagò cosa ha da dire in proposito? Rivolgiamogli un invito: caro Malagò, inizi con il riorganizzare la giustizia sportiva dando una parvenza di dignità, con un nome nuovo che la rappresenti in modo etico. Da Juventini abbiamo capito il peso della politica sportiva nei giri di poltrone, ma così no! C’è un limite che è stato più volte oltrepassato da Pecoraro senza che nessuno prendesse posizione, credo che questo sia il momento per agire concretamente.
Il nostro calcio è alla deriva da anni, anche il campo ne ha mostrato inesorabilmente la fine. Questa politica fatta di amici di amici nei posti comando, questa giustizia sportiva che agisce da sempre con due pesi e due misure, hanno contributo pesantemente allo stato attuale.
Basta Pecoraro! Basta!
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