Il Napoli è in testa al campionato e per la cultura sportiva italiana è l’anno zero . Il provincialismo trova la sua massima espressione nel “contesto sociale ” tanto caro a Caressa.
Basta affacciarsi ad un sito di ispirazione partenopea per vedere nomi di perfetti sconosciuti che fanno dichiarazioni approssimative su presunti favori arbitrali per la Juventus chiudendo ovviamente gli occhi su tutto il resto (mica vorrete che siano anche equanimi?!).

Dichiarazioni che si intensificano quando Sarri, De Laurentiis o qualsiasi altro nome di spicco della società, fanno le solite sortite per il popolino dei tifosi.
Succede infatti che il patron del Napoli pensa bene di rilasciare un’intervista alla Gazzetta dello Sport per coprire la delusione del calciomercato con quelle insinuazioni che tanto piacciono a chi non ha mai vinto niente: “Sono la famiglia più potente d’Italia. Non è una questione di soldi, ma di rapporti che possono anche silentemente creare condizionamenti” e “più che lo scontro diretto a Torino saranno decisivi gli infortuni, le sviste arbitrali o ‘varriane’…”. (LINK)
Discorsi inutili, che possono generare tensioni, che tendono a far credere ad una diversa realtà, preparando già la scusa per un fallimento.

Un livellamento verso il basso della cultura sportiva italiana esaltato anche dalle tv nazionali che sembrano sforzarsi di apparire ridicole. Il solito gioco dei due pesi e due misure talmente esasperato che finisce per essere comico. Un esempio? Sarri, in preda ad una delle sue lamentele, dichiara che la Juventus è favorita dal calendario e tutti, a partire da chi lo intervista, con il sorrisetto malizioso ad annuire. Dando uno sguardo alle partite prima dello scontro diretto, notiamo subito che il Napoli ne giocherà 3 in casa e la Juventus 3 in trasferta. Il Napoli affronterà Lazio, Spal, Cagliari e Roma; la Juventus affronterà: Fiorentina, Torino, Atalanta e Lazio. Vi sembrano favoriti i bianconeri? È così necessario per Napoli che il suo allenatore si renda ridicolo in questo modo?
Nei giorni scorsi, alcuni quotidiani, hanno ipotizzato un futuro in premier per Sarri (LINK), precisamente al Chelsea (LINK). Ve lo immaginate, davanti ai microfoni del campionato più seguito al mondo, mentre si lamenta dei calendari, delle pause festive, degli anticipi e dei posticipi, del crepuscolo, delle pause per le nazionali e del fatturato di una sua rivale? Non credo che lo farebbe. Alcune cose, purtroppo, vengono accettate ed esaltate soltanto nella nostra realtà, e non è certo un punto di merito.

Un “contestuale sociale” tutto italiano, dove, anche il Procuratore Federale, in tv, sorridente, non esita a dichiarare la sua fede calcistica napoletana, poco importa della forma e della professionalità. (LINK)

Per ritornare ad essere la nazione del calcio, quella del campionato più bello, la destinazione più ambita per giovani campioni, occorre ripartire da terra terra… magari prima che sprofondi del tutto.

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