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Attualità di F. DEL RE del 18/04/2018 13:45:24
Doppia morale. Sempre

 

La settimana post Real Madrid-Juventus è stata un tristissimo valzer della doppia morale, di nuovo, come sempre quando si parla di Juve. Ormai da questa situazione non se ne esce più. E purtroppo la Juventus stessa, con le avventate dichiarazioni a caldo di Agnelli, Buffon e Benatia, si è prestata ad essere di nuovo attrice protagonista di questo squallido teatrino. Partiamo dal "fattaccio" avvenuto al 93' di Real Madrid-Juventus: chi scrive ritiene che l'intervento alla disperata di Benatia su Vazquez fosse il più classico dei "rigori che si possono fischiare", uno di quegli interventi strani, irruenti, ma sostanzialmente effettuato nel tentativo di colpire la palla. Come si suol dire: si può dare come no, ma se te lo fischiano, sia contro che a favore, te lo tieni.
La frustrazione di veder sfumare un'impresa sportiva che avrebbe oscurato persino quella epica della Roma di ventiquattro ore prima, è stata enorme per tanto umanamente è comprensibile tutto ciò che dopo è avvenuto, anche se è ben poco giustificabile. Incomprensibile ed ingiustificabile, invece, è stato l'accanimento mediatico verso i tesserati della Juventus che si sono resi protagonisti dell'infuocato dopo Bernabeu. Comici che non fanno ridere augurano una deflorazione anale a Benatia, esponenti di una satira che non fa la morale, ma del moralismo ipocrita, visto che non hanno dedicato neanche un secondo di satirico sarcasmo al "marocchino di merda" profferito un anno fa da chi non si vuol scoprire e mai punito in RAI; giornalisti puffi di pufflandia che hanno gridato allo scandalo per le uscite dei suddetti tesserati, quando loro tali uscite fuori tempo e fuori luogo le postano continuamente, da anni, sui loro profili social, se non davanti alle telecamere dei programmi che conducono o ai quali partecipano, per non parlare del fatto che in passato chi ha aggredito la Juventus, come e peggio di quanto fatto dai suddetti nostri, è passato per eroe della legalità, per esempio da seguire, vedansi i varii Ronaldo, il grasso, non il fenomeno vero di Madrid, Totti o Donnarumma, che scatenò l'inferno e presumibilmente contribuì a demolire insieme ai suoi compagni gli spogliatoi dello Juventus Stadium per una situazione del tutto simile a quella patita da noi al Bernabeu, i cui spogliatoi risultano ad oggi ancora intatti. "Sempre con loro!" ebbe a ragliare chi all'andata fu favorito da un gol incredibilmente annullato alla Juve. E nessuno redarguì il giovane distruttore rossonero, né per l'uscita verbale, né tanto meno per gli atti vandalici commessi...

Ma una settimana è lunga, sportivamente parlando, perché in tale settimana si sono giocati due turni di campionato e dopo altri quattro giorni ci sarà il big match fra Juventus e Napoli. Ed anche in questo caso, stavolta a mezzo di silenzi ipocriti e partigiani, si sta assistendo al balletto della doppia morale: l'allenatore dell'Udinese, Oddo, ha apertamente dichiarato che a Napoli penserà più a preservare infortunati e diffidati in vista del match salvezza contro il Crotone, mentre Zenga, allenatore dei calabresi, ha dichiarato l'esatto opposto, ovvero che contro la Juve non risparmierà nessuno nel tentativo di strappare punti fondamentali in ottica salvezza. Entrambe le posizioni sono legittime ed inattaccabili, fanno parte di due filosofie differenti, ma entrambe logiche e condivisibili. Non c'è nessuno scandalo, se non che un Sassuolo, anch'esso fiero combattente per racimolare punti salvezza, è stato fatto a pezzi dal baraccone mediatico pro Napoli per aver fatto sportivamente il suo dovere, mentre solo due settimane prima la stessa impresa della SPAL, ottenuta contro la Juventus, fu salutata da tutti come un evento sportivo e positivo, in quanto riapriva la lotta scudetto, con a contorno le dichiarazioni del capitano napoletano dei ferraresi che si dichiarò fiero non di aver conquistato un punto per il club che lo paga, ma per aver tolto due punti ai rivali dei suoi compaesani, regalandoli alla sua squadra del cuore; anche queste dichiarazioni legittime, se non che a Donnarumma, di nuovo lui, è stato vomitato addosso di tutto per non essersi scansato davanti a Milik a tempo quasi scaduto.
Per ultimo tocca a Giulini (LINK), presidente interista del Cagliari, anche lui dispensatore di ragliate asinine nei confronti della Juve dopo il controverso match di Cagliari, che ieri sera ha assistito alla "prestazione" della sua squadra contro l'altra sua squadra, quella del cuore. Ebbene il Cagliari ha perso 4-0, e fin qui nulla di strano, ma con le seguenti statistiche: possesso palla: 74% a 26% a favor di cuore; tiri totali: 18 a 0 a favor di cuore; falli commessi: 7 a 11 a sfavor di cuore. Insomma: una prestazione non proprio da coltello fra i denti, niente a che vedere con le imprese di SPAL e Sassuolo o con le intenzioni bellicose del Crotone; peccato che nessuno si sia azzardato a storpiare il nome del club sardo in "Cagliarinter" come è avvenuto invece per lo "Scansuolo" che fu umiliato a Torino o per l'assurdo "Scansalanta" di Gasperini, che mai e poi mai si è scansata davanti alla Juventus, essendo stata una di quelle poche squadre capaci di portar via punti ai bianconeri, persino con un'epica rimonta da 0-2 a 2-2; né si sa niente su come ribattezzare l'Udinese che andrà in gita a Napoli, Udinese il cui ex capitano Di Natale, quando sentiva la parola "Napoli", andava inevitabilmente in mutua e manco si presentava alla partita...

Ma va tutto bene, o meglio: andrebbe tutto bene se le polemiche scansiste e complottiste valessero coerentemente per tutti e non solo quando si parla di Juve. Andrebbe ancora meglio se invece di ragliare cazzate chi è pagato profumatamente per fare calcio e per raccontare calcio lo facesse con un minimo di serietà e di professionalità, quel minimo insindacabile che farebbe elevare questa putrida massa, questi "pezzi informi di materia organica anfibia comunemente detta merda" * al rango di persone minimamente degne di attenzione.

* Ronald Lee Ermey - 24/03/1944; 15/04/2018 - nel ruolo del sergente maggiore Hartman - Full Metal Jacket (1987)


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