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          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Calcio giocato di L. BURZIO del 26/05/2018 10:36:52
Juventus: il pagellone di fine stagione

 

BUFFON 10 Per diciassette anni è stato il primo nome che abbiamo scritto nella formazione della Juventus, il primo nome citato dallo speaker allo stadio e possiamo ritenerci privilegiati nell'aver visto giocare con i nostri colori uno dei migliori portieri della storia del calcio. Il dieci non è per questa stagione ma ogni singola emozione che ci ha regalato in questa straordinaria avventura. Buona fortuna Gigi e arrivederci. #UN1CO

SZCZESNY 7,5 Il ricordo più nitido è la parata decisiva al novantesimo di Juventus-Roma su Schick che dimostra che l'erede di Buffon è già in rosa e il polacco dalla prossima stagione in poi dovrà essere in grado di raccogliere un'eredità così pesante e importante. Per essere un secondo portiere ha giocato parecchie partite rispondendo sempre presente e sbagliando pochissimi intervento

PINSOGLIO SV Venti minuti nell'ultima di campionato, troppo poco per giudicare un ragazzo che si è messo a disposizione ed è stato un importante uomo spogliatoio

DE SCIGLIO 6,5 L'inizio non è stato certo dei migliori con l'erroraccio che ci è costato la Supercoppa italiana ma piano piano il terzino ex Milan si è ambientato bene nel gruppo guadagnandosi anche il posto da titolare. In alcune partite è stato un po timido ma ha sicuramente fatto un passo avanti rispetto al De Sciglio visto negli ultimi anni e infatti si è anche tolto la gioia del primo gol in serie A e del primo Scudetto. Il banco di prova decisivo sarà nella prossima stagione

LICHTSTEINER 7 Quando hai la Juventus dentro di te puoi andare dove vuoi ma i tifosi ti ameranno sempre e non dimenticheranno quello che hai dato per la maglia bianconera. Sette anni intensi, sette scudetti, il primo storico gol allo Stadium e soprattutto il carattere da Juve. Stephan è stato messo un po ai margini della rosa ma non ha mai mollato e si è sempre messo a disposizione dispensando anche consigli per i compagni e dimostrando cosa vuol dire essere affamati di vittoria. In bocca al lupo anche a te, Lich

HOWEDES 6 Difficile valutare a pieno l'operato del tedesco che al primo (e forse unico) anno di Juventus ha passato più tempo in infermeria che sul rettangolo di gioco. Peccato perchè nelle poche partite giocate ha dato l'impressione di essere un buon giocatore duttile tatticamente e molto concentrato in campo. Probabilmente non era destino

BARZAGLI 7 Ha capito di non reggere più il doppio impegno e di non poter più adattarsi a fare il terzino e quindi si è messo a disposizione da centrale di difesa per le partite nelle quali c'era bisogno di lui e della sua esperienza, soprattutto in Europa che conta. Qualche sbavatura che poteva costare cara (vedi l'autogol contro l'Inter) ma tutto sommato l'ennesima buona stagione della roccia che si è meritato la conferma anche per la prossima stagione

CHIELLINI 9 Rimarrà, insieme ad un Barzagli a mezzo servizio, l'ultimo baluardo della BBBC che ha scritto una pagina importante di storia della Juventus. Rimarrà con la fascia di capitano al braccio per trasmettere ai compagni la voglia di vincere e la cattiveria giusta che serve per giocare con la maglia più titolata d'Italia. Il difensore toscano ha giocato l'ennesima grande stagione ed è stato leader della difesa soprattutto nella parte centrale della stagione quando era impossibile far gol alla Juventus. Nel finale di stagione ha fatto anche l'allenatore in seconda e una volta vinto lo Scudetto le sue parole dedicate al Napoli sono state da vero leader

RUGANI 7,5 Dopo due stagioni in chiaro scuro per Rugani è stato finalmente l'anno della consacrazione. Allegri gli ha concesso parecchi opportunità per giocare (soprattutto in campionato) e il difensore ex Empoli si è dimostrato all'altezza della situazione mettendo in campo tutti gli insegnamenti ricevuti negli anni passati da uno dei terzetti difensivi più forti dell'ultimo periodo ovvero la BBC. Rimane da lavorare un pochettino sul carattere ed essere più "cattivo" indeterminate situazioni, per il resto ci siamo

BENATIA 8 Stagione da incorniciare per il marocchino nonostante i due erroracci contro il Real in Champions League e nella marcatura di Koulibaly allo scadere dello scontro diretto contro il Napoli. Errori che non macchiano un'annata nella quale Benatia ha giocato ottime partite risultando spesso tra i migliori in campo soprattutto nella parte centrale della stagione. Positivo anche il fatto di saper reagire ai propri sbagli e nella doppietta in finale di Coppa Italia contro il Milan c'è tutto il carattere del difensore marocchino che ha trasformato la rabbia in cattiveria e agonismo dando una piccola lezione a chi tanto lo aveva criticato

ALEX SANDRO 6,5 Potenzialmente è uno dei terzini più forti al mondo ma spesso entra in campo "scazzato" e con troppa sufficienza come se dovesse giocare per forza. In alcune partite è determinante e capace di grandi giocate mentre in altre sembra avere la testa altrove e fa arrabbiare perchè da lui ci si aspetta decisamente di più. Nel finale di stagione soffre anche la concorrenza di Asamoah e non riuscendo più a trovare continuità perde anche la possibilità di giocarsi il mondiale con la nazionale brasiliana

ASAMOAH 7 L'aggettivo giusto per descrivere l'ultimo anno di Asamoah alla Juventus è affidabile. Accetta senza polemica la panchina e quando viene chiamato in causa riesce sempre a rendersi importante con prestazioni mai entusiasmanti dal punto di vista delle giocate e dello spettacolo ma sempre utili, soprattutto nella fase difensiva. Sul finale di stagione riesce anche a guadagnarsi il posto da titolare ma poi, stanco di vincere, comunica che andrà a perdere all'Inter


PJANIC 8 Rispettando la tradizione dei calciatori provenienti dalla penisola balcanica alcune volte è un po' lunatico ma quando la luce si accende fa girare la squadra come deve sfruttando la sua grande tecnica ed una visione di gioco migliorata parecchio da quando veste il bianconero. Nel centrocampo a due o in quello a tre ormai non fa più differenza e nella prima stagione senza Bonucci si prende lui tutti gli oneri dell'impostazione

KHEDIRA 7,5 Nelle partite che contano Allegri non rinuncia mai a lui per motivi tattici e nonostante una flessione nella parte centrale della stagione quando camminava in campo questo è stato l'anno con il maggior numero di gol per Sami che si è anche tolto la gioia della tripletta in Serie A. Ordine e inserimenti perfetti sono stati il cavallo di battaglia oltre, ovviamente, alla buona qualità della sue giocate

MATUIDI 8 Qualunque sia l'atteggiamento tattico della squadra lui fa sempre la stessa cosa, corre e recupera palloni in quantità industriale. Il mister lo utilizza come mezz'ala oppure largo sulla sinistra ma la sostanza non cambia e il francese con la sua corsa si mette sempre a disposizione e si guadagna il posto da titolare. Nonostante una tecnica non eccelsa segna anche qualche gol, il più importante nella sera di Madrid. Giocatore importante per qualunque squadra

MARCHISIO 6 Un'altra stagione difficile per il principino che non si è mai ripreso completamente dal suo infortunio al crociato. Allegri lo ha chiamato poche volte in causa schierandolo sempre nel centrocampo a tre e lui ha risposto bene finchè i ritmi erano bassi ma quando si iniziava a fare sul serio scompariva dalla partita. Bisognerebbe lavorare sul fisico e sulla testa anche se la sensazione è che il miglior Marchisio sia ormai passato

BENTANCUR 6,5 Non ha avuto molte occasioni per dimostrare veramente il suo valore ma Rodrigo ha dato la sensazione di essere uno da Juventus e potrebbe essere un giocatore importante per il futuro. Ha sostituito bene Pjanic in regia mettendo in mostra una buona tecnica e una discreta visione di gioco che potrà migliorare giocando con continuità

STURARO 6 Stagione con più ombre che luci per il centrocampista ex Genoa che non è riuscito a ritaglisrsi il suo spazio nello scacchiere bianconero e non si è dimostrato "da Juve" nelle poche volte che è stato buttato nella mischia


CUADRADO 8,5 E' uno dei quelli che cambia le partite con i suoi strappi, i suoi cross sempre pericolosi e il suo dinamismo. In una stagione sfortunata a causa di un lungo infortunio segna i gol chiave che permettono alla Juventus di conquistare il settimo titolo consecutivo. Tatticamente è intelligente e sa fare entrambe le fasi, infatti nel finale di stagione viene schierato addirittura come terzino con esiti abbastanza buoni. Giocatore fondamentale

DOUGLAS COSTA 9 Mi aspettavo di vedere un giocatore forte e invece ho visto un giocatore fortissimo che viaggia al doppio della velocità rispetto ad avversari e compagni. Dopo un primo periodo di ambientamento diventa l'uomo che cambia le partite con i suoi scatti e la sua tecnica che lo rendono imprendibile per tutti, soprattutto in campionato. E' stato il re degli assist in questa stagione e nonostante i pochi gol segnati ha dimostrato anche di avere un ottimo tiro dalla distanza e il giusto atteggiamento nella fase difensiva. Dando per scontato il riscatto sarà l'uomo in più della prossima stagione

MANDZUKIC 7,5 Probabilmente è stata la sua annata più difficile da quando è alla Juventus ma nelle partite che contano e dove la posta in gioco si alza Marione risponde sempre presente (vedi doppietta a Madrid). Ha segnato poco, pur essendo importante in zona gol e come al solito la sua caratteristica migliore è stata il sacrificio anche se in alcune partite, probabilmente per una condizione fisica non ottimale, sembrava un po fuori dal gioco

BERNARDESCHI 8 Alla prima stagione in bianconero il talento di Carrara dimostra subito di essere un altro di quei giocatori capaci di decidere le partite. Segna gol importanti, regala assist e apre anche le difese più chiuse con i suoi accentramenti fulminei che sono una spina nel fianco per le squadre avversarie. Peccato per i tanti infortuni che ne hanno limitato l'utilizzo ma le premesse sono davvero buone e la prossima stagione, per il numero trentatrè, sarà quella decisiva

DYBALA 8,5 E'stata l'anomalia tattica della Juventus di quest'anno e per lui Allegri ha rinunciare al 4-3-3 puro visto che il talento argentino rende al massimo solamente quando è libero di spaziare sulla trequarti. Ha dato fantasia al gioco, si è sacrificato nelle partite che lo richiedevano e alla fine è stato fondamentale nel momento più importante della stagione quando contro la Lazio dopo una brutta partita, all'ultimo secondo di gara, con un guizzo da campione ha segnato un gol incredibile che è stato determinante nella corsa al titolo. Spero che il numero dieci rimanga a Torino perchè la Juve ha bisogno della sua qualità e del suo estro che spesso è stato decisivo soprattutto in campionato

HIGUAIN 9 Anche quest'anno i gol decisivi portano la firma del numero nove, Gonzalo Higuain. Segna a Napoli con la mano steccata in una notte che ha riportato la Juve in carreggiata e si ripete un girone dopo contro l'Inter, a tempo scaduto, mettendo in rete il pallone che alla fine è valso lo Scudetto. Chiude con ventirtè gol tra campionato e coppe che tutto sommato è un ottimo bottino per un attaccante costretto a diventare "moderno" ed utile anche nel gioco di squadra che fa sempre con grande tecnica e qualità. Alla Juve è così, servono i gol ma anche il sacrificio.

ALLEGRI 8,5 Quarto anno sulla panchina della Juventus, quarto Scudetto, quarta Coppa Italia ed un'eliminazione della Champions ai quarti di finale che ancora brucia per come è avvenuta visto che la sua Juve era ad un passo dall'impresa. Quest'anno non è mai riuscito a trovare la quadra giusta per sistemare la squadra in campo e allora più che ai moduli e agli schemi si è affidato all'istinto e alla consapevolezza di avere la squadra più forte del campionato che è stata capace di far arrivare seconda la principale antagonista che ha chiuso il campionato con 91 punti. Ha cambiato tantissime formazioni e provato tutti i moduli combinando anche parecchi pasticci che poi spesso è riuscito a sistemare in corsa sfruttando la sua buona abilità di leggere bene le partite e capire come poterle vincere. Con lui probabilmente il bel gioco non lo vedremo mai e sicuramente il suo atteggiamento conservativo sarà marchio di fabbrica anche nella prossima stagione ma quel che è palese è che la sua Juventus sarà sempre una squadra cinica e di carattere capace di chiudersi e di soffrire per poi essere letale nel momento giusto.

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