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          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Attualità di F. DEL RE del 15/11/2018 10:25:25
Vincere fuori dal campo con ogni arma

 

Tira di nuovo una brutta aria sulla testa della Juventus. Di nuovo. Ancora e ancora, come da sempre, come da quando, nel lontano 1982, iniziai a seguire lo sport più bello del mondo, che in Italia è anche quello più tristemente problematico. Tira un'aria fetida, marcia, puzzolente, ipocrita, giustizialista, infame sulla Juventus. Non c'è nulla di nuovo sotto il sole, se non i guitti personaggi che di volta in volta, di decennio in decennio, si danno il cambio nel ruolo di lanciatori di pietre che scagliano violente pur non essendo biblicamente senza peccato; tutt'altro.
Assistiamo ogni domenica al teatrino dell'assurdo, allo spettacolo dei fenomeni da baraccone sparsi per lo Stivale come merde di cane in un vialetto alberato. Incidenti umani, esseri abietti, persone senza struttura morale e professionale che hanno fatto dell'odio verso la Juventus uno stile di vita, un lavoro.
Persone che non hanno la benché minima idea di cosa significhino coerenza, diritto, rispetto, eppure parlano proprio di questo, come se chi scrive si azzardasse a disquisire di astrofisica...

In questo contesto fetente abbiamo assistito a tutto e di più: ultimo, ma non sarà l'ultimo, il linciaggio mediatico dell'arbitro Paolo Silvio Mazzoleni, reo, secondo il tribunale dell'inquisizione via Twitter, di aver favorito la Juventus. Mazzoleni che l'anno scorso evitò al Napoli un rigore con annessa espulsione di Koulibaly in un Napoli-Bologna per un fallo di mano chiarissimo, che sempre in quella partita regalò letteralmente un calcio di rigore ai partenopei su una simulazione netta ed evidente di Callejon. Bene: Mazzoleni, perfetto quando favorisce in maniera smaccata il Napoli, diventa sodale del potere sabaudo e sgherro in campo dell'odiata Juve quando prende una decisione, seppur dibattuta a lungo nel suo merito da tutti gli addetti ai lavori, intendo quelli competenti, non i pagliacci da Twitter, favorevole al club più odiato d'Italia.

Questo è solo l'ultimo caso di una lunghissima serie, una serie ai limiti del surreale, come le proteste sul rigore fischiato a Dybala ad Empoli, o sul fatto che, nonostante il review al VAR, alla Juve non sia stato fischiato un calcio di rigore per un fallo di mano enorme, netto, insindacabile, contro il Cagliari e che tale decisione dell'arbitro fosse persino corretta. Siamo ormai arrivati alla follia del doppio regolamento, dell'interpretazione diametralmente opposta, dell'accezione che un fatto di gioco abbia un significato se è contro la Juventus ed abbia, al contempo, il significato opposto se è a favore della Juventus . Siamo di fronte al peggiore, becero, ottuso fumo dittatoriale, ai prodromi di un regime, un regime di buffoni e di pagliacci, ma pur sempre un regime.

E come in tutti i regimi nascenti si aizza il sentimento popolare, come sopra descritto, si fa opera goebbelsiana di propaganda disinformata, si crea il caso, lo si cuce addosso alla vittima di turno, si fa credere che il suddetto caso generalizzato sia invece solo e soltanto un problema di una parte, quella che si vuol eliminare; poi si elevano dalla melma i capi popolo, in attesa dei tribunali speciali, e si dà loro un'aura di nobiltà che non hanno, ed infine li si fanno parlare al popolo ottuso e manipolato.

Ultimo di questi personaggi èCarlo Ancelotti, che arrivò vent'anni fa alla Juve da e tecnico alle prime armi a far apprendistato che poi gli servì per vincere col Milan e con tutte le altre squadre che ha allenato in seguito; invece che avere riconoscenza verso la che gli consegnò la prestigiosa panchina di Lippi, quando scoppiò Farsopoli fu fra i primi accusatori di Moggi, vaneggiando che lui alla Juve sì, insomma, di qualcosa di losco si era accorto. Ovviamente a nessuno venne in mente di perseguirlo a livello di giustizia sportiva per la famosa omessa denuncia, anzi: fu trattato da eroe; reo confesso, ma eroe, come Zeman a Lecce, mentre Conte, che ha sempre negato le accuse del pregiudicato Carobbio, seppur supportato da 23 testimoni che ne confermarono l'innocenza si fece 4 mesi di squalifica.

Ancelotti: un antijuventino vero e viscerale, da giocatore di Roma e Milan prima e da tecnico, anche della Juve, poi. Un nemico della nostra storia che ha sempre nascosto la sua anima avvelenata dietro alla maschera che si è creato di pacioso salumiere della Bassa Padana, una maschera fatta di pappagorgia tripla, di sopracciglio inchiodato e di masticazione compulsiva di chewingum. Bene: questo personaggio, alla veneranda età di quasi sessant'anni, dopo aver giocato i derby e i classici fra i più infuocati del mondo, scimmiottando l'altro suo degno compagno di merende Mourinho, ci rende edotti del fatto che negli stadi non sono più accettabili offese e cori scurrili. Evidentemente in due anni e mezzo di pietoso servizio a Torino non ebbe mai a sentire i cori schifosi sull'Heysel, su Scirea, su Fortunato. Solo oggi che allena una delle società più penosamente vittimiste del pianeta si scopre sensibile verso un "merda" o un "vaffanculo", lui che ne avrà ricevuti a miliardi durante i Milan-Inter, i Barcellona-Real Madrid, i Real Madrid-Atletico Madrid, gli Juventus-Chiunque... Un fenomeno di opportunismo, un ipocrita della peggior specie che sa benissimo che una norma del genere sarebbe usata dai tribunali dell'inquisizione pallonara per distruggere i campionati della Juventus.

Infatti che credibilità avrebbe l'applicazione di una norma che "sospenda le partite per ogni tipo di offesa" se non quella di far chiudere solo e soltanto lo Juventus Stadium? Di penalizzare solo e soltanto la Juventus? Sono 33 anni che aspettiamo che l'infame ingiustizia sportiva punisca in maniera esemplare gli idioti che dileggiano l'Heysel, Scirea, Fortunato, Pessotto, Ricky e Ale. 33 anni di vilipendio mai e poi mai punito. Che credibilità avrebbe una giustizia sportiva che dovesse far sospendere partite quando oggi per lo stesso identico coro emette discrezionalmente due sentenze diverse? Perché Matuidi é meno "negro" di Koulibaly? Perché "Napoli merda e colera" a Torino fa chiudere lo stadio, mentre a Milano costa solo una misera multa? Che credibilità avrebbe una ingiustizia sportiva che oggi, a distanza di oltre un anno, ancora non sa chi ha lanciato oggetti al San Paolo di Napoli in un Napoli-Juventus in cui era vietato l'accesso allo stadio ai tifosi juventini? .

E queste cose il salumiere della Bassa le sa, le conosce bene ed è solo e soltanto per questo guitto motivo che si ammanta di candido velo, si fa portavoce di tutti i poveri vilipesi d'Italia; in realtà è solo un arruffapopolo che sa benissimo di essere spalleggiato da un potere di stampo dittatoriale, un potere che non aspetta altro che fare a pezzi, la Juventus, di nuovo, perché è evidente che la ridicola crociata contro le parolacce negli stadi abbia un solo e unico obiettivo: la Juve, toglierle punti extra-campo, nient'altro, quei punti che allenatori miserabili con le loro squadre miserabili non riescono a toglierle da ben sette anni. Ecco cosa pretendono Ancelotti e tutti quei buffoni che ha al seguito: una legge da applicare ad squadram, una legge che serva laddove i suoi scarsi giocatori non possono competere; l'ipocrisia che ruota intorno a questa ridicola proposta squalifica quella che sarebbe una corretta ed auspicabile funzione educativa. In realtà ciò che accadrebbe, ovvero la pura e semplice discrezionalità del tribunale sportivo, screditerebbe l'azione e la trasformerebbe in un'arma, quella che consentirebbe alla nuova capitale dell'antijuventinismo, Napoli, di avere finalmente a disposizione un'arma, uno strumento valido per vincere fuori dal campo ciò che in campo non vincerà mai.



N.B.: l'estensore del presente articolo e l'Associazione per il quale ha l'onore di scrivere, hanno sempre e ripeto: SEMPRE condannato i cori e gli striscioni offensivi verso tragedie come quella di Superga, per cui tutti coloro che leggeranno questo articolo e che vorranno commentarlo si astengano preventivamente dallo scrivere cose assurde che abbiano come incipit "eh, ma voi con Superga...", perché verranno immediatamente bannati.

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