Con quella faccia un po’ così, quell’espressione un po’ così che ha colui che è stato alla Sampdoria, Beppe Marotta smania dalla voglia di dirci che a breve verrà ufficializzato come dirigente di quella seconda squadra di Milano che ha quell’altra faccia, quella che ti permette impunemente di indossare scudetti altrui.

Mi viene in mente che il sospetto che ne fosse affine mi era già balenato parecchie volte. Ad esempio quando in una psichedelica assemblea degli azionisti della Juventus si giustificò che tal Hernanes fosse stato acquistato “per far fare una minusvalenza all’ Inter…”; nella circostanza il mio compagno di banco mi diede di gomito, ridacchiando. “Ma non aveva detto che con i Ratti avrebbe chiuso il canale dopo l’Affaire Vucinic - Guarin?”. Domanda retorica.

Quando sei un uomo di J. Elkann con la divisa EXOR, sotto la camicia, che ha gli stessi colori di quelli là, certi canali sono sempre aperti.
In molti dopo l’annuncio, post vittoria sul Napoli, della sua “consensuale” defenestrazione dal ruolo di AD bianconero ne hanno scritto sui motivi. Divergenze di mercato col presidente, lungaggini nelle trattative di mercato, scarse realizzazioni nelle operazioni in uscita, necessità di un ricambio generazionale, impennata di orgoglio per la mancata presenza alla presentazione ufficiale di Ronaldo, gestione più conservativa, conseguenze dell’inchiesta, raffazzonata e sensazionaloide di Report, lettera di Salvin che lo inchiodava, eccetera, eccetera, eccetera. In realtà tutti pretesti e qualche concausa minore.

Il vero motivo risiede nella volontà di Andrea Agnelli di emanciparsi e “governare” più autonomamente. Senza badanti.
Ed ecco che troviamo il Marotta, uscito dalla falsa triade (Agnelli, Marotta, Mazzia) che si è consegnato alle Triadi cinesi dove in un viaggio celebrato e benedetto da quel giornaletto rosa, non pulito, di Milano ha ottenuto il consenso direttamente da Zhang Jindong in persona. Prenderà il posto lasciato libero da Sabatini.

Recita un vecchio proverbio di Shangai “ chi torna da un lungo viaggio non è mai la stessa persona che è partita ”. Forse.
Sicuramente il nostro prode Beppe, anche “punciutu” ritualmente, non credo abbia perso il vizio e me lo immagino che si stia informando sulla clausola rescissoria di Sergej Milinkovic-Savic o sulla possibilità di formulare un’offerta a partire da 30 mln di sterline per Paul Pogba o per valutare ”qualche opportunità di mercato” low cost fattibile.

Perché almeno quella faccia un po’ così, quell’espressione un po’ così che ha colui che è stato alla Sampdoria, non si modifica nemmeno col marchio “made in China”.

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