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Attualità di S. BIANCHI del 15/03/2019 10:18:39
Moise Kean

 

Festa della Donna e di… Moise Kean. Schierato centravanti in casa contro l’Udinese, a quattro giorni dalla gara di ritorno di Champions contro l’Atletico Madrid, il ragazzino ha segnato una doppietta da grande attaccante, oltre ad aver disputato una gran bella gara, guadagnandosi anche il rigore del tre a zero. Bello il primo gol, al decimo del primo tempo: su perfetto servizio di Alex Sandro, Moise si è gettato sul pallone, infilandosi tra due difensori avversari e insaccando in spaccata di destro. La seconda rete, ventinove minuti dopo, nasce da un suo recupero del pallone a centrocampo, una gran fuga palla al piede a rientrare verso il centro, doppio passo e pennellata di destro sul primo palo, uccellando il portiere.

Moise ha diciannove anni, nato com’è Vercelli il 28 febbraio 2000 e la sua scoppiettante doppietta me ne ricorda un’altra di trentasette anni fa. Era il 17 gennaio 1982 e la partita, sempre di campionato e sempre con un’outsider, il Catanzaro, come ieri è finita quattro a uno per noi. Proprio la doppietta iniziale fu siglata da un altro ragazzino poco meno che diciannovenne, giacché era nato il 22 marzo 1963: Giuseppe “Nanu” Galderisi. Già al secondo minuto, su calcio di punizione battuto da Gentile, Galderisi anticipava difensori e portiere, infilando sul primo palo. Bis al ventunesimo, stavolta su passaggio di Bonini, quando difendeva la palla tra due avversari e insaccava da sotto misura.

Galderisi si era messo in luce nelle giovanili bianconere, tanto da esordire in prima squadra a diciassette anni. Dalla stagione seguente, 1980/81, conquistava il posto in prima squadra anche per la prolungata indisponibilità di Bettega, appiedato a lungo per il grave incidente con l’Anderlecht. Attaccante agilissimo, bravo anche di testa nonostante la bassa statura, aveva buona potenza e precisione di tiro, ma soprattutto sapeva farsi valere in area di rigore, con reti di possesso e di rapina. L’anno seguente, non trovando spazio nella Juventus di Pablito Rossi, Boniek e Platini, fu ceduto al Verona, ma non senza potersi fregiare di due Scudetti e di una Coppa Italia.

Anche Kean è un frutto del vivaio bianconero e non mi dilungherò a enunciarne un radioso avvenire, poiché quel volpone di Mino Raiola lo enumera già da qualche tempo tra i suoi assistiti. Già varie volte aggregato da Allegri alla prima squadra, il 19 novembre 2016 esordisce in campionato (Juventus - Pescara tre a zero), tre giorni dopo in Champions League (Siviglia - Juventus uno a tre) e il 27 maggio, a diciassette anni, realizza il suo primo gol in campionato (Bologna - Juventus uno a due): tre record per questo “Millennial”. Un anno in prestito al Verona e quest’anno il ritorno a Torino, fino all’esordio con la maglia da titolare contro l’Udinese di cui si è detto.

Già notevole il suo palmares, potendo annoverare già uno Scudetto, una Coppa Italia, una Supercoppa di Lega e il vanto di essere anche il primo, tra i nati nel 2000, a vestire la maglia azzurra della Nazionale maggiore (20 novembre 2018, Italia USA: uno a zero). L’augurio è che, con i nostri colori, possa far meglio del suo predecessore.

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