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Calcio giocato di M. ROCCA del 21/06/2019 08:16:25
ERRARE DI BIAGIO EST

 

Italia u21 0 - Polonia u21 1( Bielik)

Dunque dove eravamo rimasti: “conta il risultato in questo torneo corto e spietato, e continua ad essere vietato sbagliare. Ditelo a Di Biagio”.
Come dite? Non ci sente! Lo so non c’è peggior sordo di un raccomandato!

I nostri ragazzi della Nazionale under 21 avevano bisogno di tutto tranne esaltazioni e celebrazioni dopo la modesta prestazione nella prima contro la Rojita.
La fragilità mentale si era già intravista dopo il golazo di Ceballos come la disposizione scellerata di alcune pedine in campo.
“Testa bassa e pedalare” doveva essere il must, perché la Dea bendata ti aiuta una volta, ma la volta dopo te ne chiede conto. Così va il mondo.

Poi a me francamente la telecronaca che inneggia alla sfortuna, agli episodi ed anche la mancata stigmatizzazione se non la collusione in alcune sceneggiate di Chiesa o Cutrone alla ricerca del rigoronzolo furbesco mi fanno ribrezzo. Ma tantè.
Gli azzurrini perdono 1-0 contro la Polonia nel secondo turno degli Europei complicandosi così la qualificazione alle semifinali con i nostri che non saranno più totalmente padroni del proprio destino. Potrebbe non bastare una vittoria nell'ultima partita contro il Belgio, oggi battuto dalla Spagna per 2-1 e già eliminato dalla competizione.

Un’ Italia pasticciona anche se votata all’offensiva viene battuta in ripartenza. In contropiede. Le strade della vittoria sono tante mentre quella della sconfitta è lastricata quasi sempre dagli stessi errori. Non c'è una sola via per il successo, si può vincere attaccando o facendo catenaccio, ma se sei disorganizzato per non perdere devi trovarne uno più sgangherato di te.
Al Dall'Ara la Polonia si è difesa con dieci uomini dietro la linea della palla, sempre con organizzazione e determinazione e ha vinto 1-0 con pieno merito. Sul goal di Bielik, centrocampista di scuola Arsenal al secondo in due gare, Alex Meret non è esente da colpe.

Fino a lì siamo stati in una rinfusa proiezione offensiva. Chiesa una costante spina nel fianco della difesa polacca ma impreciso al tiro come lo sono stati Mandragora e Barella sui suoi assist.
Dopo il vantaggio polacco si ha la sensazione che la partita possa essere ribaltata da un momento all'altro, con un po' di attenzione e di fortuna in più. In effetti il pareggio arriverebbe immediatamente grazie a Orsolini ma il mancino velenoso che bacia il palo e si insacca in rete, viene annullato per una posizione di partenza in fuorigioco.
Poco dopo lo stesso Cutrone solo in area sciupa di testa.

Nella ripresa Di Biagio inserisce Kean per Orsolini, sbagliando, perchè quello da cambiare era Cutrone. L'esperimento della doppia punta di peso non porta alcun risultato. Senza Orsolini l'Italia perde qualcosa nell'uno contro uno, e in uno schema offensivo determinato dalle iniziative dei singoli per scardinare la difesa polacca sembra un dettaglio determinante.
Gli Azzurrini continuano ad attaccare a testa bassa ma finiscono con lo schiacciarsi nell'area avversaria, le occasioni arrivano ma più per inerzia che a seguito di una manovra ragionata.
Ci provano Bastoni e Pellegrini ma i tentativi finiscono fuori. Chiesa sfodera un sinistro al volo su lancio di Mandragora, ma Grabara è rapidissimo a chiudere lo specchio della porta. Il più pericoloso è Pellegrini, che scaglia un destro da fuori e prende il palo.
La fortuna volta le spalle agli Azzurrini, senza schemi e idee e sempre più nervosi e stanchi, dice che aveva già dato.

Di Biagio tenta di trovare il coniglio dal cilindro, ma le carte Tonali e Zaniolo non danno frutti: il centrocampista della Roma viene ammonito ed evidenzia una condizione psicofisica vicina al disastroso. L'ultima occasione è per Cutrone su assist di Kean ma la girata è da dimenticare.
Finisce 1-0 per la Polonia: vincere l'ultima partita del girone potrebbe non bastare per le semifinali.

L'Italia passa solamente se:
Vince (con qualsiasi risultato) e la Spagna batte la Polonia con uno (o due) gol di scarto. In questo caso la differenza reti tra le tre squadre direbbe Italia +1, Polonia 0 (o -1), Spagna -1 (o 0).
Mentre se la Polonia pareggiasse o vincesse o se la Rojita dovesse battere la squadra di Michniewicz con tre reti di scarto, il secondo criterio UEFA ci spedirebbe nel limbo delle seconde classificate.
Un’ Italia seconda a 6 punti insieme ad altre due seconde degli altri gruppi con lo stesso punteggio (combinazione per altro accaduta nell'ultimo Europeo). A quel punto conterà solo la differenza reti totale: motivo per cui i ragazzi di Di Biagio da domani devono solo pensare a battere il Belgio segnando più gol possibili. Per riprendere il destino e l'Europeo nelle loro mani.

Dispiace dirlo ma la squadra aveva una qualità dei singoli finalmente all’altezza dei bei tempi andati ma è stata schierata male e le scelte di formazione, come dimostrano i fatti, sono almeno assai discutibili.
Ora occorre non perseverare per sfruttare l’ultima piccola chance col Belgio.
Ci sentirà?

EUROPEI UNDER 21 – 2019

TEORIA degli ERRORI. UNDER 21


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