In questi giorni, tra la sosta forzata del campionato e la voglia di riprendere, si torna a parlare vivacemente del mercato. In Italia, uno dei nomi maggiormente seguiti è sicuramente quello di Tonali, un predestinato, incoronato anche da Pirlo, destinato ad approdare in una grande squadra a partire dalla prossima stagione.
Tonali è giocatore nella testa, ancor prima che nelle gambe e nelle doti; ha una mentalità e una maturità fuori dal comune e, sotto questo aspetto, è pronto a giocarsi le carte contro la maggior parte degli interpreti del ruolo.
Pirlo ha parlato molto bene di Tonali definendolo più completo di lui e non, come qualcuno ha ironizzato più bravo o migliore (questo dovrà ovviamente dimostrarlo!).
Nessun equivoco: con Pirlo ha in comune solo la cittadinanza e i capelli: Tonali non ha il lancio lungo nelle sue corde, non è chirurgico nelle punizioni, ma è piuttosto un grandissimo distributore di palloni, oltretutto capace anche di farsi sentire in copertura.
Ricordando che ha 20 anni, la testa sulle spalle, in un ambiente come quello di Torino, sarebbe destinato ad una crescita esponenziale importante e controllata.
Lo seguo personalmente da più di due anni, in serie B era già una spanna sopra tutti. È cresciuto in personalità, è capace di recuperare subito la lucidità appena fatto qualche ( raro ) errore di passaggio.
In A è praticamente salito subito alla ribalta, con zero tempo di ambientamento e con prestazioni maiuscole di fronte a centrocampi ben più solidi e talentuosi di quelli del Brescia. Contro la Juve è stato maestoso.
Un assegno in bianco per Cellino, un giovane, italiano , di sicuro talento. Va preso
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