Oggi la giustizia sportiva esaurirà i suoi gradi di giudizio per i noti fatti di Juventus-Napoli dello scorso quattro ottobre. Dopo di che è probabile che il Napoli se vorrà continuare a gridare all'ingiustizia dovrà rivolgersi ai tribunali amministrativi. Il lamento però sarà ancor più tedioso nel caso in cui la società di De Laurentiis - per mero calcolo di convenienza - si convincesse della propria colpevolezza, in quella circostanza vorrebbe comunque salvare folkloristicamente la faccia e farebbe agitare dai propri manovali del web argomenti quali "i poteri forti", "il sistema", " 'a fiàtt", eccetera eccetera.
All'esito del dibattimento presso il CONI non sarà presente la FIGC, che con un gesto inusuale non si è neanche costituita. Un segnale col quale la Federcalcio ha forse voluto politicamente affossare un ricorso a cui non riconosce alcuna dignità giuridica e lo stesso valore sportivo del fairplay mostrato dai partenopei "precostituendo le condizioni" per non presentarsi a Torino.
Poco male, la SSCNapoli andrà sempre a testa alta e col petto gonfio d'orgoglio. Per questo non posso fare a meno di pensare al Vittorio De Sica che si appassiona dicendo:
«D'altra parte, non è questa stessa nostra legge che prescrive siano assolti i minorati fisici? Ebbene perché non dovrebbe essere assolta una maggiorata fisica?!». Come quella formidabile società partenopea...
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