Il Mondiale è arrivato all'epilogo e a contendersi la coppa saranno Germania e Argentina. Non ci saranno i padroni di casa come forse tutti pensavamo e sospettavamo dati i molteplici fattori ambientali. I tedeschi li hanno eliminati dimostrando che per andare avanti serve un mix di valori tecnici e motivazioni. Non può bastare la spinta del pubblico amico e la responsabilità di giocare e vincere per cancellare i fantasmi del 1950 e quelli attuali fatti di conflitti sociali, elementi che hanno calato la seleçao in una tensione agonistica che non ha saputo gestire.
Se la giocano quindi tedeschi e argentini in una finale che viene considerata la bella delle precedenti de 1986 e del 1990. Il pronostico direbbe Germania, ma sappiamo che le finali molte volte sono strane e i pronostici non sempre vengono rispettati. D'altra parte i tedeschi hanno una storia fatta di tre vittorie ma anche di quattro finali perse, motivo per cui... Anche lo strapotere dimostrato nel 7-1 rifilato ai brasiliani può rivelarsi un nemico, potrebbe indurre i tedeschi a troppa sicurezza e sicuramente consiglierà i sudamericani a stare molto attenti e guardinghi.
In una finale forse non esiste mai un reale favorito, e i tedeschi lo dovrebbero sapere visto che riuscirono a vincere il loro primo mondiale battendo in finale la favoritissima Ungheria di Puskàs che nel girone iniziale l'aveva umiliata con un sonoro 8-3 e che era per di più in vantaggio per 2-0 già dopo otto minuti. Sarà una partita tutta da giocare.
Germania-Argentina è stata anche definita la finale dei due Papi. Bergoglio anche per il suo dichiarato tifo per il San Lorenzo sembra molto più appassionato per il calcio rispetto a Ratzinger, ma siamo sicuri che anche il Papa emerito non abbia mancato di dire due preghiere per Klose e compagni. Di fatto però sarà la partita nella quale si fronteggiano l'idea del collettivo da una parte e quella del singolo dall'altra. La solidità tedesca contro il genio di Messi chiamato trascinare i suoi.
Una vittoria dei panzer sarebbe il coronamento di un mondiale giocato da squadra, sarebbe anche un giusto riequilibrarsi della storia calcistica dei tedeschi, che con quella di oggi giocano l'ottava finale mondiale, nessuno come loro. Forse è vero quello che diceva un giornalista RAI qualche giorno fa: “non ci fosse stata l'Italia sarebbe la Nazionale più vincete di sempre”.
Dall'altra parte una vittoria argentina sarebbe innanzitutto la consacrazione di Messi, al quale manca solo la coppa del Mondo per poter stare alla pari dei grandissimi della storia del pallone. Sarebbe anche la dimostrazione di quanto abbiamo scritto in precedenza, nessuna finale ha un reale favorito e che una volta arrivati lì c'è sempre la possibilità di coronare il sogno che tutti i giocatori coltivano sin da bambini.
Che sia una bella partita e che vinca il migliore. Per saperlo dobbiamo aspettare solo poche ore, poi qualcuno alzerà la coppa al cielo di Rio de Janeiro.
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