di
Gala & Marcolanc 5a giornata Si può fare a meno di definire “spettacolo” una partita combattuta e finita 3-3? Dal punto di vista di chi scrive, si può: vedere il campo di Palermo ridotto ad una piscina, con molte azioni condizionate o addirittura determinate dal terreno acquitrinoso del
Renzo Barbera è uno “show” a cui si potrebbe fare volentieri a meno. Una palude del genere avrebbe sicuramente richiesto il rinvio della partita, ma il calcio, si sa, non può fermarsi, a costo di trasformarsi in pallanuoto. Una situazione che definire
brutta è poco.
Sarà forse l’effetto
Collina, che evidentemente ha un rapporto idilliaco con la pioggia e gli acquazzoni, tanto da farci sospettare che i suoi allievi subiscano , da parte sua, sudditanza psicologica.
Ci venga consentita una piccola parentesi a tal proposito: in
Inter-Napoli, l’inerzia della partita è stata indiscutibilmente spostata verso una facile vittoria della squadra di Milano in virtù di un gol in chiarissimo fuorigioco di Milito. Ma stranamente nessun processo e nessuna indignata intervista abbiamo avuto modo di vedere e ascoltare; è bastato il commento di Branca a tranquillizzare tutti: “Difficile giudicare dal campo la posizione di Milito”. E se lo dice lui… Punto: meglio celebrare con titoli e medaglie la coppia gol Milito-Eto’o, perché ad incazzarsi (ci venga passato il termine) rimaniamo solo noi.
Certo: incavolati, pur se capaci di riconoscere la forza dell’Inter e la pochezza del Napoli di Donadoni, che ha impressionato negativamente per mancanza di agonismo, determinazione e carattere.
In questo
Napoli, per ora ,quelle sono le peculiarità che l’allenatore bergamasco ha trasferito alla squadra e crediamo che siano caratteristiche capaci di far perdere la pazienza al patròn De Laurentiis, nonostante i proclami della vigilia con i quali raccomandava calma e pazienza al tifo napoletano.
Dovessimo scommettere su Donadoni a Natale (perdonateci il gioco di parole) ancora sulla panchina del Napoli, giocoforza la puntata sarebbe sul no.
La delusione del popolo napoletano è pari alla noia dormiente provata nel seguire le partite di Bergamo e Siena: due scialbi 0-0 della serie “non facciamoci male”, più consoni al finale di campionato che non alle prime giornate. A Bergamo ha fatto però il suo
esordio in A Mister Conte. Per ora ci limitiamo a fare un grosso in bocca al lupo al nostro mai dimenticato ex Capitano, con la certezza che a breve ne riparleremo in termini sicuramente positivi ed entusiastici. Forza Antonio!
Abbiamo scritto “piccola parentesi” a proposito di torti o favori arbitrali? Ahi! Ci siamo sbagliati: che dire del
rigore fischiato alla Lazio? Cruz, forse pensando di avere ancora la maglia nerazzurra, si tuffa goffamente in area e l'arbitro, pensando la stessa cosa di Cruz, fischia rigore (oops!, ricaschiamo di cadere nella partigianeria). Lotito non avrà di che lamentarsi, questa volta, e piuttosto farà meglio a pensare al fallimento della sua politica societaria che ha relegato fuori rosa due pedine fondamentali come Pandev e Ledesma.
“Che criticoni che siete”, potrebbe essere il commento di chi ci legge. Forse è vero e poi la rubrica dovrebbe evidenziare anche ciò che di
bello si è visto. Allora parliamone!
Bojinov e Vargas, con due diverse motivazioni (lungo infortunio il primo e infelice inserimento in squadra il secondo), non hanno brillato nella scorsa stagione.
Quest’anno, dopo incoraggianti segnali iniziali, sono stati decisivi nella quinta giornata, risultando determinanti nelle vittorie delle proprie squadre di club: bello il gol del bulgaro con la speranza che scacci via la malasorte; pregevoli le incursioni sulla fascia del peruviano, che pennella cross millimetrici per gli attaccanti (opinione personale: un Vargas così dovrebbe fare gola a molti).
Per ultimare questo quinto capitolo della rubrica, abbiamo aspettato il posticipo
GENOA-JUVE. Ci piacerebbe evidenziare gli spunti, i protagonisti positivi (
Marchisio , strepitoso, e
Trezeguet , nuovamente in gol, tanto per fare un paio di esempi) e negativi (un altro esempio a caso? Il solito
Poulsen !) della partita.
Ma noi siamo partigiani, rancorosi e poco obbiettivi: chiediamo a tutti di chiudere gli occhi, riavvolgere il nastro della partita, riavviare le immagine e invertire gli episodi accaduti.
“
Ladri! Ladri! Ladri! ", sarebbe il brutto della giornata.
Giustificazioni, nessuna presa di posizione , nessuna polemica, nessun danno: questa è la realtà. Spesso più brutta di qualsiasi immaginazione.
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