Le ultime uscite della Juventus hanno evidenziato un
problema in modo anche chiaro, inutile nasconderlo. Fino a metà dicembre eravamo imbattuti, poi abbiamo perso 3 match in 9 partite (addirittura 2 nelle ultime 3).
La speranza è che siano stati aumentati i carichi di lavoro, ma a vederci giocare, oltre ad una condizione poco brillante (per usare un eufemismo), che appunto potrebbe dipendere dai carichi di lavoro, sembra un problema legato a
stimoli e concentrazione.
E forse, su questo, si può criticare Sarri, che riguardo la mentalità è ovviamente il primo responsabile in quanto allenatore. Anche se, a ben vedere, gli errori più grossi li fanno giocatori come Bonucci e Pjanic, che in teoria dovrebbero essere
leader della squadra. A questo punto sarebbe anche sensato porsi qualche domanda anche sul loro reale valore (attuale).
Partendo da questi presupposti, ricordo che ad inizio stagione, si era detto di avere tanta pazienza e che dovevamo aspettarci più di una difficoltà (complice la presenza di almeno una vera antagonista). Non è coerente, alla prima flessione, leggere discorsi su un fallimento tecnico, di Agnelli che medita di fare fuori Sarri, Nedved e Paratici incapaci, spogliatoio in rivolta... mi chiedo cosa sarebbe successo se ci fosse stato un disastro vero (tipo essere fuori dalla CL e/o lontani dalla testa della classifica): suicidi di massa?
Credo fermamente che in una stagione per tanti versi delicata come questa,
il rischio più grosso sia proprio quello di assecondare il clima disfattista auspicato da tanti anti-juventini. Ed essere disfattisti ora, alla vigilia del momento decisivo della stagione, in cui nonostante i problemi di cui sopra ci presentiamo con la possibilità di vincere tutto (come pure di non vincere nulla, ovviamente), andrebbe oltre il masochismo: sarebbe folle.
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