Dopo la devastante sconfitta di Lione, viene spontaneo chiedersi: e ora? Che fare? Devastante, sì, nonostante il punteggio parli di un ribaltabilissimo 1-0 e per tanto quanto scritto di seguito potrà essere smentito, ribaltato, superato. E chi lo scrive se lo augura con tutto il cuore; devastante perché questa Juve ci aveva fatto intendere che tante, troppe partite giocate da fare schifo come quella di ieri sera dipendessero anche dal fatto che quest'anno vincere la Champions' League sarebbe stato l'obiettivo principale, per cui poteva capitare la partita, o le partite, storte in campionato; poi arriva la partita di coppa e la Juve, dopo mesi di anticalcio macinato alla velocità del bradipo, si scopre incapace di ritrovare per magia ritmi e velocità degni di questo nome; devastante, perché la squadra francese era il sogno mostruosamente proibito di tutte le squadre qualificate come prime, tranne ovviamente il PSG; l'OL era, è ancor oggi la squadra in assoluto meno forte di tutte le 16 finaliste. Devastante perché a fine partita, durante le varie interviste post match, nessuno ha fatto una vera e sana autocritica, vaneggiando di "vera Juve" nel secondo tempo, anche perché fosse quella la vera Juve staremmo freschi comunque visto che siamo passati dall'osceno del primo tempo all'inguardabile della cosiddetta ripresa "da vera Juve"...

Tornando alla domanda iniziale: che fare? Sinceramente, drammaticamente, non lo so. Questa non ha identità, non ha corsa, non ha grinta, non ha rispetto, né per se stessa, né per chi gli paga lo stipendio. Questa squadra è figlia di errori pacchiani in ogni dove, dalla programmazione del mercato estiva, fatta con le tabelline delle plusvalenze e fottendosene alla grande dei valori tecnici e degli equilibri di rosa, passando per la scelta dell'allenatore, che aveva un senso solo perché i veri big o si erano già accasati, o gli si era consegnato l'ostracon per cui di ritorno a casa neanche a parlarne, finendo con una dirigenza che si fa notare, in questo momento, per la sua assenza. Non esiste un commento, una degna analisi, una ferrea presa di posizione su una delle Juve più schifose e inette che io ricordi. Come se a Nedved e a Paratici tutto questo andasse bene, come se perdere da chiunque, subire gol da chiunque, in qualunque modo, in ogni tipo di manifestazione sia una cosa normale.

E purtroppo, quando i problemi sono tali e tanti per cui servirebbe la cosiddetta tabula rasa per tutti, dal presidente giù giù fino al magazziniere, l'unico che paga, in questi casi, è l'allenatore. E mi chiedo, allora, se oggi, dopo aver atteso messianicamente i turni ad eliminazione diretta della Champions', esattamente come gli anni prima, ed esattamente come gli anni prima ritrovandoci a chiedersi sempre le stesse cose, tipo: "ma non dovevamo volare a Marzo?" abbia ancora senso continuare con un allenatore nel quale sinceramente ho creduto, ma che ad oggi ha dimostrato ed ha pure dichiarato di non aver capito nulla di nulla dello spogliatoio che dovrebbe gestire. Sarri ad oggi è un fallimento su tutta la linea, non tanto perché ancora non è riuscito a far giocare la squadra come vorrebbe, ma perché non ha alcuna idea di come fare ciò. I segnali di resa li ha dati da settimane, come quando ha chiesto l'aiuto dei senatori, che comunque stanno facendo più danni dei nuovi, Bonucci e Pjanic su tutti. Mi chiedo se sia veramente impensabile richiamare Allegri fino a Giugno, visto che è ancora sotto contratto, e poi spianare tutto e tutti per ricostruire sulle macerie lasciate in questi ultimi tre anni immolati sull'altare del nichilismo tecnico-tattico, di cui anche Allegri è stato infausto protagonista, se non proprio fautore. Ma siccome ne è stato protagonista e fautore, almeno sa come muoversi all'interno del nulla da lui costruito e magari, forse, potrebbe anche miracolosamente non far naufragare una stagione che ad oggi rischia di portare neanche un titolo in bacheca.

Scrivere ciò mi comporta gli stessi conati di vomito che mi ha procurato lo schifo "ammirato" mercoledì sera, ma mi chiedo quali altre alternative vi siano, considerato che pare evidente che dalla sonante, orrenda sconfitta in finale di Supercoppa italiana in poi, Sarri abbia perso totalmente il controllo di uno spogliatoio che già prima di quella partita faticava a seguirlo. Allegri non è la soluzione a lungo termine, Dio ce ne scansi e liberi, ma è anche l'unico che può immediatamente riprendere in mano l'orrenda creatura che ha plasmato in questi anni, l'unico che può elevarla nella mediocrità rispetto al niente attuale. Poi, però, si dovranno fare i conti. Quelli seri. E allora si dovranno veder rotolare tante teste, che stiano sopra una giacca e cravatta, oppure sopra la maglietta della Juve che hanno orrendamente insudiciato.

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