In questi giorni di caos mediatico generato dai soliti faziosi che a colpi di titoloni cercano di far passare la propria soluzione di comodo come l’unica possibile, riprendiamo la lezione di condizionamento mediatico focalizzandoci sulle immagini. Il lettore meno attento, quello che sfoglia velocemente un quotidiano o che le legge la home page di qualche testata online, è indubbiamente colpito, almeno nell’immediato, dalle immagini e dai titoloni. Molto spesso, l’informazione si ferma proprio lì, senza la necessità proseguire con la lettura completa dell’articolo. I professionisti dell’informazione lo sanno bene sfruttando la cosa non sempre in modo corretto.
Partiamo dal
Corriere dello Sport che il 13 aprile si presentava così: “Juve favorita dall’arbitro, il Real lascia il campo”. Solo all’interno dell’articolo, con caratteri normali, si legge: “L'episodio succede nel campionato del Nicaragua: al 71' i giocatori della squadra in trasferta hanno protestato così contro l'arbitro…”. Dobbiamo anche segnalare che questa notizia
stellare è stata ripresa anche da altre testate con le medesime modalità (
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Sempre il
Corriere dello Sport, il 14 aprile, risponde con un articolo a firma di Barbano, a Giovanni Rezza, direttore del dipartimento di malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità che si è pronunciato contro la ripresa del campionato. Già il fato che il vice direttore di un quotidiano sportivo voglia contrapporsi con battutine ad un tecnico qualificato in un momento come questo dovrebbe far riflette, ma ancora una volta, l’immagine in primo piano è quella di Rugani, come se solo il giocatore bianconero fosse risultato positivo al Covid 19. (
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Un vizio quello del
Corriere dello Sport . Il 10 aprile titolava: “Nuovo decreto Conte: allenamenti e partite vietati fino al 3 maggio” con immagine chiara a corredo. Ad oggi, ufficialmente, dalla Juventus è passata un’unica linea, quella che la società si sarebbe adeguata alle disposizioni degli enti preposti a tutela della salute nazionale e degli atleti. Altre società, come la Lazio e il Napoli, hanno spinto pubblicamente per riprendere subito gli allenamenti e la competizione in modo chiaro e direi giornaliero. (
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La cosa più triste di tutta questa storia è che probabilmente, alcune testate, come quella del Corriere dello Sport che abbiamo appena esposto, non hanno molta stima del lettore. In generale da fastidio dover parlare di Sport per riprendere un modo mediatico non certo professionale di fare informazione.
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