Il 3 maggio, un’intervista di Pecorato al Il Martino di Napoli, scatena nuovamente il tifo che vive di alibi, ricordando il presunto fallo di Pjanic durante Inter – Juventus del 28/04/2018, insinuando il solito complotto volto a favorire la Juve lasciando intendere una manomissione dell’audio della partita (ne abbiamo parlato
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Come da copione, tanto per vivere qualche ora sotto i riflettori, ognuno sente il dovere di dire la sua. Sono in tanti ad intervenire pubblicamente, ma non una presa di posizione ufficiale da parte della FIGC e dell’Aia (come abbiamo scritto
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Fino a ieri sera, quando
Nicola Rizzoli in un’intervista a Sky Sport chiarisce l’episodio annientando di fatto Pecoraro: "E' giusto chiarire, non facciamo confusione: dobbiamo essere trasparenti. Le situazioni da protocollo, 3 o 4 al massimo, sono quelle che vengono registrate, non dagli arbitri, ma da un provider della Lega che, attraverso la Figc, mette queste clip a disposizione dell'Ifab per fare didattica. E non sono in possesso dell'Aia. Pecoraro?
Ha richiesto la registrazione di tutta la partita, ma non esiste e non viene fatta. Le uniche registrazioni sono le situazioni da rigore e da rosso, non l'ammonizione anche se si tratta della seconda . Comunicazioni Var-arbitro? Nelle situazioni dubbie, il Var dice 'fermo, non ricominciare', poi aggiunge 'silent check finito, non è rosso'. Ed è chiaro che per lui potesse essere giallo. Non ci sono tanti segreti, io non voglio convincere nessuno ma fare solo chiarezza”(
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Bene.
Ora lo denunci, visto che ha messo in dubbio la buona fede della classe arbitrale e del calcio italiano .
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