Vedere un giornalista serio e capace come Oliviero Beha andar controcorrente e, alla luce di quanto emerso nelle aule partenopee, affermare che calciopoli non è stata moggiopoli, mi ha fatto gioire con un "meglio tardi che mai"!. Invece, le recenti dichiarazioni di una delle “cinquanta stelle bianconere” attualmente nel “ciel d’Irlanda, mi han fatto esclamare un disgustato " meglio mai che Tard…elli" !.
Ma come può uno come lui, che con la Juve ha vinto tutto, accodarsi a quella schiera di nemici bianconeri che sarebbero ben lieti di insabbiare le loro colpe calciopoliane con un bel “chi da dato ha dato, chi ha avuto ha avuto” ? Ma come può uno come lui, che con la Juve ha vinto tutto, anche solo accettare l’idea che la nostra squadra venga accusata di ruberie mai commesse, giustificando farsopoli con frasi del tipo: le prove contro Moggi sono state trovate; c’e stato un processso sportivo; non va valutato quanto hai sbagliato ma se lo hai fatto; è meglio ammettere le proprie colpe piuttosto che cercare altri colpevoli…ecc
Evidentemente, i suoi trascorsi interisti di fine carriera - che hanno coinciso con l’avvento al poter di Massimo Moratti - l’hanno reso così onesto da riuscire a immedesimarsi senz’alcuna difficoltà nel sentimento popolare più puro e genuino, quello che vive di sensazioni e teoremi, ignorando i fatti che smentiscono tali sensazioni e teoremi.
1) Le prove contro Moggi sono state trovate Ma di quali prove contro Moggi va blaterando Tardelli? Neanche i pm, da Palamara a Narducci, con tutte le loro “investigazioni mirate ad personam” sono riusciti a costruirne qualcuna che non fossero i soliti rancori di Baldini, i pianti vittimistici di Moratti e gli scambi di pettegolezzi tra Meani e gli arbitri & i segnalinee della “scuderia rossonera”.
2) C’è stato un processo sportivo Sì, è vero c’è stato. Ma - tralasciando per un attimo il dettaglio della sua incostituzionalità - questo processo si è basato esclusivamente sui “peti rosa” della gazzetta nerazzurra e sulle informative dell’off-side redatte da Galdi e Auricchio, il quale - nel controesame degli avvocati di Moggi - mi è sembrato più la caricatura dell’omonimo commissario interpretato da Lino Banfi in “Fracchia la Belva Umana” piuttosto che un maggiore dei Carabinieri. E poiché le accuse e le false testimonianze formulate nelle suddette informative si sono sgretolate a poco poco sotto le picconate della verità, non ci vuole certo una laurea per capire che il processo sportivo è stato costruito sulle menzogne, per cui o Tardelli non è informato, oppure spera di ricavare qualcosa dal suo asservimento al morattinismo.
3) Non va valutato quanto hai sbagliato, ma se lo hai fatto. Ecco, proprio qui sta la chiave d’interpretazione di calciopoli: se lo hai fatto… E mentre Moggi regalava magliette e biglietti per la partite, c’erano altri che “facevano” davvero… Spiavano illegalmente, cercavano un lavoro per il loro cavallo di Troia, donavano cachemire ad arbitri e segnalinee, programmavano incontri in ristoranti chiusi con futuri designatori, chiedevano l’intervento di ministri per pratiche personali di direttori di gara, inviavano saluti “stile Al Capone” tramite Walter Gagg e tanto altro ancora…
4) E’ meglio ammettere le proprie colpe piuttosto che cercare altri colpevoli Come non essere d’accordo con questa frase; del resto anche Gesù Cristo ci ha consigliato di guardare le travi nei nostri occhi e non i fuscelli in quelli degli altri… Il problema è, caro Marco, che questo è proprio quello che non hanno mai fatto coloro di cui condividi il tanto agognato “scurdamm’c o’ passato”. Infatti, dalle loro posizioni di impuniti, non indagati o comunque prescritti, grazie a media e autorità compiacenti gli onesti hanno trasformato i “fuscelli bianconeri” in infamie, mentre le loro “travi” sono state ridotte a lamentele di vittime innocenti. Per cui, se proprio non riesci a tener chiusa quella tua boccaccia, aprila solo per rifarci l’urlo di Spagna 82 e smettila di pontificare o, almeno per me, le “cinquanta stelle bianconere” del nuovo stadio saranno solo più quarantanove
Un caro saluto a tutti da BeppeBio
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