Questo era lo slogan di uno striscione che si vedeva spesso esposto dalla tifoseria dell'Atalanta di Milano durante l'ultimo campionato pre-Farsopoli, tifoseria ormai al limite dell'esasperazione e della frustrazione per essere rimasti per l'ennesimo anno a zero titoli, ma veramente però. Questo accadeva finché un fatto non avrebbe rovesciato il corso degli eventi, passati presenti e futuri, e trasformasse noi in quella tifoseria frustrata. Oggi si cercano i colpevoli di tutto ciò, quando tutti noi sappiamo chi sono i colpevoli ma all'origine. Io credo che cambiare l'allenatore non serva a niente, come non servì l'anno scorso sostituire Ciro con Zac, e come non serve a cambiare il destino delle squadre di serie A che quest'anno l'hanno già fatto. E' inutile ripeterci alla nausea che questa non è la Juve, con la sua dimensione attuale e quella che si prospetta futura, e che offuscano quella alla quale teniamo di più, quella passata ed infangata da Farsopoli. Mentre prima mi ripetevo di aver pazienza e aspettare il corso del processo di Napoli, adesso si prospettano seri pericoli perché non si arrivi mai a sentenza, consegnando per sempre ai libri di storia la versione farsopolara di tutta la vicenda. In previsione di questa possibilità, voglio rivolgere a tutti gli Juventini Veri un appello: dobbiamo pensare a qualcosa da fare per non trovarci impreparati di fronte alla possibilità che il processo di Napoli vada in fumo. Io non so cosa, in questo momento sono confuso e a corto di idee. Però so benissimo che se così sarà e noi non avremo fatto nulla, la Storia non ci presenterà una seconda occasione.
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