05/04/2011, un momento speciale nella carriera di Raúl González Blanco: il giocatore spagnolo ha superato Pippo Inzaghi per quanto riguarda le reti realizzate in Europa. L'ex del real Madrid è un autentico monumento del calcio mondiale ed un momento così alto avrebbe meritato uno scenario ben più appropriato rispetto al Meazza ammutolito e indifferente, nel quale è stato possibile ascoltare addirittura qualche fischio. Avete capito bene: invece di una doverosa standing ovation per un campione di una levatura forse mai scorta nelle file della seconda squadra di Milano, il depresso (cronico) pubblico interista gli ha riservato indifferenza e qualche fischio. In questi atteggiamenti i nerazzurri tradiscono in maniera evidente e persistente il proprio status di "nuovi ricchi", di arricchiti senza classe, quelli che sono ben descritti nei film di Vanzina: una vita da perdenti, poi fanno un 13 casuale e invadono Cortina con 150 parenti, ma non sanno stare seduti a tavola. Ai più non sarà sfuggito un particolare: l'anno scorso, dopo aver vinto la Champions, i giocatori interisti ci hanno messo venti minuti per riuscire a stappare una bottiglia di Champagne, non sapevano nemmeno da dove prenderla: fino ad allora avevano bevuto (e prima o poi riprenderanno a bere) solo e soltanto del Tavernello. E poi quale sportività ci si può attendere da un pubblico che aveva come idolo Balotelli, che lancia freccette appuntite contro i passanti ed è per questi suoi atteggiamenti ripetuti continuamente sbeffeggiato, oppure Materazzi, sul quale non aggiungo altro. Cosa ci si può aspettare dai tifosi di una squadra recentemente condannata per episodi di razzismo, conosciuti nel mondo per lanci di motorini, arance e fumogeni, che in passato hanno fatto da contorno a scene da Far West anche in campo. E quale senso decoubertiniano può essere trasmesso da una Società i cui calciatori, in seguito ad una sconfitta subita ad opera del Real Madrid, nonostante i 18 calci d'angolo a zero subiti, accerchiarono l'arbitro imputando a lui la sconfitta. Si dice che i tifosi interisti stiano spesso in silenzio perchè i loro cori non sarebbero compresi da chi va in campo (spesso non c'è neanche un italiano), ma quei fischi no, pochi o tanti che fossero, sono davvero troppo e troppi. Ebbene, caro Raúl , per ciò che può servire noi tifosi della Juve ci uniamo agli applausi che ti hanno riservato i sostenitori tedeschi e ti tributiamo un adeguato omaggio, perchè avresti meritato di vivere un momento come quello che il nostro capitano, tuo rivale ed amico, ha avuto la fortuna di provare, a Manchester, ad Amsterdam e nella tua casa di Madrid.
Gianlux
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