Giulemanidallajuve
 
 
 
 
 
 
 
  Spot TV
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
          L'ANGOLO DEL TIFOSO
Articolo di BeppeBio del 10/04/2011 13:36:29
Illecito disciplinare o strutturale bis?
In quarant’anni di onorata e rispettabile carriera (iniziata nel 1971 quando ha fatto parte dello staff della Procura di Napoli che sosteneva l'accusa nel processo contro Raffaele Cutolo), Teresa Casoria ha sempre evidenziato un carattere fermo e deciso che, talvolta, è stato anche il motivo di sanguigne discussioni e controversie con colleghi e avversari.
Infatti, non le ha mai mandate a dire a nessuno e, soprattutto, non si mai neppure nascosta dietro paraventi e protettorati di questo o quel potente dei tribunali partenopei.
Ma la cosa non ha mai dato particolare fastidio a nessuno dato che, come nelle migliori famiglie, i panni sporchi della giurisprudenza napoletana sono stati lavati perlopiù in modo “anti-mediatico”, e tutto si è sempre risolto nell’ambito delle reciproche antipatie personali, che venivano messe da parte durante l’esercizio delle proprie funzioni.
Tant’è vero che, non appena Teresa Casoria è stata chiamata presiedere il processo di calciopoli l’accusa non ha avuto nulla in contrario, e persino i media RCS di Moratti hanno incensato il giudice in questione definendolo < un magistrato stimato da tutti a palazzo di giustizia, una toga cui i colleghi riconoscono grande serietà, alta professionalità e una preparazione tecnica da far invidia a molti >.
Poi, però, nel corso del dibattimento sulle malefatte mai-fatte di Moggi tutto e cambiato e la Casoria, da persona integerrima e incorruttibile che era all’inizio, per gli organizzatori di farsopoli è via via divenuta un “impedimento al trionfo dell’onestà del sentimento popolare”, per cui si è reso necessario trovare un modo per “farle capire dove tirava il vento”.
Infatti, visto l’insussistenza del castello accusatorio conto il nostro grande DS che aveva retto solo di fronte ai tribunali nerazzurri di Guido Rossi, è diventato essenziale delegittimare la figura di Teresa Casoria che, per quanto ignorante di calcio e moviole, non ci aveva messo molto a capire che il processo voluto da Narducci e Beatrice (poi sostituito da Capuano) era solo una vergognosa buffonata e, quindi, aveva deciso di accelerarne i tempi in quanto “c’erano procedimenti ben più seri da celebrare” nella sua Sezione.
E allora < quel gruppo di potere che vuol mettere le mani sul calcio > (vedi intercettazione Carraro / Moggi del 3 febbraio 2005) ha deciso di correre ai ripari e sono state impartite nuove direttive agli associati:
1- i media “amici” (dalla Gazzetta a Sky Sport) hanno iniziato a “orientare l’opinione pubblica” insinuando dubbi sulla “neutralità di giudizio” della Casoria, a motivo della sua manifesta insofferenza a dover presiedere un processo che riteneva “di scarsa importanza” e perdi più portato avanti da un magistrato con il quale non correva buon sangue come il Narducci
2- il quale, adducendo i suddetti motivi già ampiamente “attenzionati” dai media, il 21 ottobre 2009 ha presentato istanza di ricusazione nei confronti della Casoria, che il CSM si è però visto “costretto” a respingere per non tramutarsi in una sorta di “scherzi a parte” della giurisprudenza nazionale
3- e allora, come denunciato dalla stessa Casoria, ecco arrivare le pressioni che il Procuratore Capo di Napoli (Giandomenico Lepore) ha rivolto al Presidente del Tribunale partenopeo, (Carlo Alemi) per far sì che il giudice abbandonasse il processo di calciopoli, o che almeno cambiasse atteggiamento e si schierasse dalla parte degli onesti ("vedi che devi fare per farla astenere")
4 - tuttavia, poiché la Casoria non aveva alcuna intenzione di farsi intimorire, ecco che molti dei suoi colleghi si sono stranamente riscoperti suscettibili come le comari di un mercato rionale e, con in testa Francesca Pandolfi e Maria Pia Gualtieri (le altre due componenti del collegio giudicante il caso calciopoli), hanno presentato denuncia al CSM per comportamenti irriguardosi della Casoria nei loro confronti, un’accusa di “illecito disciplinare” basata su motivazioni “stile bar dello sport” che ricordano tanto quelle che hanno giustificato l’invenzione dell’illecito strutturale con cui nel 2006 è stata “legalmente assassinata” la Juventus
5 - utilizzando il clamore mediato suscitato da questa denuncia alla Commissione Disciplinare del CSM, il 4 marzo del 2011 Narducci e Capuano hanno battuto il record mondiale dei procedimenti di ricusazione, provvedendo a richiederne una seconda per lo stesso giudice nel corso del medesimo processo
Vedremo se il 20 maggio prossimo la “censura” della Casoria emessa lo scorso 8 aprile tanto per dare un contentino all’accusa verrà utilizzata per giustificare l’accoglimento della suddetta seconda ricusazione, e magari proporre come nuovo giudice del processo calciopoli Gianfelice Facchetti perché, data la sua professione di attore, non dovrebbe avere difficoltà a interpretare il ruolo di nuovo pagliaccio farsopolistico.
Quel che è certo è che tutte le iniziative prese dai Narducci e Capuano dopo la “scoperta delle intercettazioni nascoste” hanno sempre avuto un solo scopo: non arrivare a sentenza (perché questa sarebbe di assoluzione per Moggi e gli altri accusati) oppure arrivarci il più tardi possibile, in modo da offrire l’assist a Palazzi per chiudere l’inchiesta sull’Inter e su “calciopoli due” con la solita “prescrizione nerazzurra”.
Infatti, avendo a disposizione come unico fatto “oggettivo inconfutabile” il riconoscimento dell’ associazione a delinquere sentenziato da De Gregorio con la condanna di Giraudo nel rito abbreviato del processo calciopoli (14 dicembre 2009), per Palazzi sarebbe semplicissimo concludere la sua carriera di protettore dell’onestà di serie A Tim con l’assoluzione “magna cum laude” di Moratti e compagni, motivando il suo agire con dichiarazioni che potrebbero assomigliare a questa (liberamente tratta dalla telefonata di Beccantini a Palazzi del 23 maggio 2009, in merito allo scandalo Moratti-Preziosi) < cari tifosi juventini, reati apparentemente simili vanno vagliati in profondità perché non tutto quello che è, sembra; e non tutto quello che sembra, è… Mi spiace ma ve l’hanno messo in quel posto mentre a me un posto me lo trovano di certo perchè, anche se la Telecom non è più disponibile, banche e agenzie di assicurazione non mancano >

Un caro saluto a tutti da BeppeBio
 
 
  IL NOSTRO SONDAGGIO
 
Dopo la Cassazione su Moggi, cosa dovrebbe fare ora la Juve?
 
  TU CON NOI
   
 
   
 
  AREA ASSOCIATI
   
 
 
 
  DOSSIER
   
 
   
 
  LETTURE CONSIGLIATE
   
 
   
 
   
 
  SEMPRE CON NOI
   
 
   
 
Use of this we site is subject to our