La lunga battaglia di Calciopoli, sin dalla sua alba cimitero del diritto e della giustizia, vive in questi giorni una delle sue pagine più opache e tristi.
Disperatamente appesa al sempre più esile collegamento tra i fatti contestati e le eventuali responsabilità penali, a suo tempo appese in bella vista - inaudita altera parte - sui tronchetti della felicità e sui giornali della fanfara giustizialista, la pubblica accusa sferra il suo ultimo attacco alla ormai molto probabile assoluzione nel merito degli imputati.
Chi sarà il corvo della procura di Napoli che sta impallinando, con italici provvedimenti su misura, la dottoressa Casoria, fino ad oggi integerrimo giudice ?
Curiosamente, la stessa magistratura che nella Penisola urla contro la prescrizione assolutoria degli imputati famosi, uno su tutti, all'ombra del Vesuvio si rifugia alla chetichella dietro la speranza di una ricusazione ( la terza , e molto piu’ grave delle precedenti perche’ a ridosso della chiusura dibattimentale e alla vigilia delle requisitorie ) che eviti - alla leporina procura partenopea - la bruttissima figura di aver speso il pubblico denaro per combattere il nulla, distraendo risorse umane e finanziarie dalla lotta contro i veri problemi della città e della nazione.
Una volta di più... nel silenzio assordante della Vecchia Signora... mala tempora currunt, sed peiora parantur ?! |
