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          L'ANGOLO DEL TIFOSO
Articolo di Angelico del 25/04/2011 19:27:37
Non c'è peggior sordo...
Fratelli juventini, il cammino della fu Juventus verso la terra dell'oblio è oramai soto gli occhi di tutti. Niente o pochissimo è stato fatto da chi dirige (dirige?) la Balocco f.c. s.p.a. per salvaguardare il buon nome e l'onore della maglia che fu indossata da Scirea e che ora è diventata oggetto di tiro al bersaglio da ogni dove, solo che non vengono tirate freccette, bensì fango (uso un eufemismo).E allora, a queste condizioni, tocca al suo popolo scendere in campo a difendere questi colori che erano un tempo gloriosi, prima che arrivassero i fratelli Elkann (avessi detto i fratelli Agnelli), il manager tennista e ciclista che non sa neanche cosa sia il calcio,il d.s. che alzava la lavagnetta luminnosa per indicare il cambio,il liquidatore della Rinascente dal doppio cognome (che sa tanto di dissociazione cervello-bocca), fino alla gestione attuale del cuginastro-prestanome e di tutta la pletora di direttori generali e factotum, tutti corresponsabili di averne fatto strame. Ecco spiegata l'iniziativa di GMDJ, quella del gestore del museo virtuale dedicato alle vittime dell'Heysel (a proposito: peccato non avere ricordato al sedicente,ironico autore dell'articolo apparso sulla Nazione prima di Fiorentina-Juve che i sostenitori dei lividi, campionato 1990-91, esposero nella Fiesole l'ignobile striscione "Brucia Scirea", forse ispirato dalla stesso isegnante di catechismo di Bettega)nonchè, nel mio piccolo, quella del sottoscritto. Qualche settimana fa, pausa di lavoro, scendo al bar per sorbire un caffè. Qui mi imbatto nella rosea, aperta nella sua sala lettura (bancone dei gelati) alla seconda e terza pagina. Il mio occhio, inspiegabilmente, come il gatto che attraversa la strada e resta ipnotizzato dall'auto che sta per investirlo, cade sul titolo che campeggia a caratteri stra-cubitali: "Guidolin, interista e stressato". Sempre più simile al felino di cui sopra, decido di immergere nella melma tutto il corpo e leggo l'intero pezzo. Era il momento clou dell'Udinese, reduce da una serie infinita di vittorie roboanti che ne avevano fatto la squadra del momento. Però per il giornale che assicura tutto il rosa della vita non contava aver vinto in sequenza contro Inter e Juve,aver rifilato un 7-0 fuori casa al Palermo,avere il capocannoniere della serie A, no, contava solo che Guidolin fosse interista.Torno a casa e nel pomeriggio mando una mail a Portofranco, la rubrica della lettere del giornale preferito degli avventori dei bar italiani. Ne segue un dialogo tra uno che ci sente bene ed un sordo che ho scoperto ha anche le fette di prosciutto agli occhi, Franco Arturi. Giudicate voi, fratelli.
"Nel numero in edicola oggi della Gazzetta (che ormai leggo solo se prendo il caffè al bar), Guidolin, forse l'allenatore del momento, parla di sè, del Vicenza, dell'Udinese (ovviamente), dei suoi gioielli Sanchez e Di Natale e di tanto altro ancora. Ebbene, per sintetizzare il suo pensiero, la Gazzetta usa questo titolo altisonante: Interista e stressato. Cioè, viene riferita una circostanza (il tifo per i nerazzurri) che occupa 2 righe della lunga intervista ! Non c'è niente da fare: se non si mette in risalto l'Inter ed i suoi meriti anche indiretti (il tifo dell'allenatore attualmente più in voga nel calcio italiano !), il numero non va in stampa. D'altra parte, non si è partner commerciali per caso, ci si aiuta con tutto pur di vendere qualche copia in più.
Gregorio GENNARI - ORIA (Br)
R. Lei è proprio ossessionato
L'ossessione è la Vostra, quella di ficcare in mezzo l'Inter anche quando non c'entra niente, io mi limito a constatare.
Gregorio GENNARI - Oria (Br)
R. E' piuttosto lei che interpreta con occhiali anti-nerazzurri. E fa brutte figure.
Vorrei tanto che fosse come dice Lei, se non altro per essere stato fedele lettore quotidiano della Gazzetta per 15 anni. Peccato che come me la pensi la quasi totalità dei tifosi juventini che conosco, vorrà dire che a fare brutta figura sono in buonissima compagnia. E d'altra parte se la Gazzetta ha fatto da musa ispiratrice al Colonnello Auricchio e ai suoi uomini un motivo ci sarà.
Gregorio GENNARI - ORIA (Br)
R. I resoconti secondo un'interpretazione faziosa e sbagliata, la stessa che ha assolto Moggi e la Triade fin dal 2006
Mi risulta che lo stesso Colonnello Auricchio ha ammesso in udienza che nè lui, nè i suoi uomini abbiano mai seguito alcuna partita oggetto dell'indagine "Offside" e che i verabli venissero fatti sulla base dei tabellini di Gazzetta, Corsera e Corsport ("Tuttosport no perchè troppo Fazioso", sic !), tanto è vero che alcuni redattori sono stati chiamati a deporre come testi dell'accusa (leggasi Monti), mentre il suo collega alla rosea Galdi è stato definito dallo stesso Ufficiale "Fonte utili alle indagini". Tutto ciò è desumibile dai files audio delle udienze, non  da interpretazioni faziose e sbagliate".
 
 
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