Moratti ha chiesto più volte, man mano che giungevano dal processo di Napoli notizie poco rassicuranti, il silenzio su calciopoli o falsopoli che dir si voglia. Lo credo bene, a lui non fa piacere sentirne parlare. In primis perchè l’inter ne viene coinvolta in toto grazie all’operato dello stesso petroliere e del suo scagnozzo Giaginto e poi perché infelice in quanto ogni successo da lui conseguito in questi anni viene siglato come successo determinato grazie al complotto calciopoli o falsopoli che dir si voglia. Si lamenta il petroliere perché in Italia non vi è la cultura per la coppa intercontinentale, si proprio quella che venne definita dagli stessi dirigenti interisti coppa dell’amicizia quando a vincerla furono i rivali del Milan che a loro pro batterono uno squadrone che di certo non si chiamava Mazzabubù…insomma ridicoli è dir poco….Ma ridicoli risultano pure i nostri dirigenti della Juventus a cominciare dal caro Andrea. Si parla tanto di progetto, addirittura di progetto portentoso. E che sarà mai? Speriamo di saperlo al più presto. L’assenza dalle coppe tutto sommato, se la squadra dovesse arricchirsi di un buon numero di campioni, non sarebbe male, meglio ricominciare dall’Italia. Vincere subito il 30° scudetto della gloriosa storia bianconera. Ma non basta caro Andrea fare la squadra e tornare a vincere e del resto non basterebbe l’innesto di validi campioni per farlo. La Juve può tornare al successo solo se le viene ridata l’anima, lo spirito della grande Juve, l’Idea di Juve. Alla Juve serve la qualità di grandi campioni ma serve soprattutto restituire quella dignità e quell’onore che uomini atti a delinquere in quel di Milano le hanno tolto con estrema viltà. Alla Juve va ridato quanto tolto e non solo in termini di titoli, quelli nei nostri cuori e nelle nostre menti son sempre rimasti lì nella ricca bacheca bianconera, alla Juve va ridata Giustizia, quella giusta, quella che in tanti oggi temono e cercono di allontanare. E’ vero quanto sostiene Nedved ed Andrea quando attaccano i giocatori dimentichi della memoria bianconera (Buffon, Chiellini) ma è pur vero che questi campionissimi del mondo devono in primis vedere la propria dirigenza scendere in campo con armi affilate e coraggiosamente combattere quel sistema marcio che in nome di una logica di sporchi interessi e guadagni ha premeditato e poi messo in atto il complotto che si è poi visto. Non sono d’accordo quando si dice che occorre guardare avanti e chiudere sul passato. Credo che da quel passato occorra ripartire, se quella ferita non verrà ricucita mai più ci sarà la Juve, né più i milioni di tifosi si riconosceranno in essa e nei suoi dirigenti. A costo di porsi contro tutti la Juve nella sua proprietà e facendo ricorso a tutti i mezzi possibili deve rivendicare quanto indebitamente levato e chiedere giustizia per i suoi uomini e per i suoi tifosi. Nessun Messi o Cristiano Ronaldo potrà mai alleviare tale senso di ingiustizia che inevitabilmente si ripercuoterà sulla società Juventus e su tutto il sistema del calcio. Mariano Polimeno da Gallipoli |