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          L'ANGOLO DEL TIFOSO
Articolo di Gianluca del 29/07/2011 14:34:16
Perchè l'Inter fa così paura (fuori dal campo)?
Le percentuali bulgare con cui il mondo calcistico si genuflette quotidianamente di fronte alle esigenze della Seconda Squadra di Milano passano decisamente in secondo piano di fronte ad un contesto ben più ampio e meritevole di approfondimento. Se da un lato infatti tutti conosciamo - pur facendo finta di non esserne al corrente - le situazioni controverse che fin dalla nascita hanno caratterizzato la storia dell'Inter (basta digitare su Google "scandali inter" o "banda degli onesti"), quello che accade oggi è davvero inspiegabile.

A partire dal 2006 molti tifosi bianconeri (e qualche rossonero) si sono appassionati alla storia di Farsopoli ed hanno raggiunto un ottimo livello di conoscenza dei fatti, grazie a ricerche su internet, a Radio Radicale ed al lavoro degli Avvocati di Luciano Moggi. Questo non significa che abbiano ragione nelle loro teorie, l'interpretazione rimane comunque un fatto personale, ma denota quanto meno una preparazione media elevatissima sull'argomento, fondata su contenuti ufficiali e documentati. Interpretabili certo, ma reali. Tale livello di conoscenza assume maggiore rilevanza se contrapposto a quello che contraddistingue i vari forum di tifosi interisti o romanisti, all'interno dei quali i più esperti si basano su voci incontrollabili riguardanti condanne per doping e su Paparesta rinchiusi ovunque.

Un livello di informazione nettamente differente. Ma la mia paura è un'altra, e ben più grave: perchè nessuno indaga sull'Inter? Siamo ormai in presenza di una serie di fatti di rilevanza extra-calcistica, ove si pensi che, in relazione al comportamento dei Dirigenti nerazzurri, esiste un parere della Covisoc che pesa come un macigno.

Nei campionati esteri alcune squadre sono state retrocesse in seguito a scandali sulla falsariga di Passaportopoli. Come mai nessun organismo di giustizia, non solo sportiva, non prende sul serio quello che ha scritto il Giudice Mariolina Panasiti l'anno scorso?

L'ultimo mese poi ha portato a galla una serie di aspetti a dir poco sconvolgenti: siamo in presenza di una Società nei confronti della quale è stato chiesto un art.6 diretto (illecito sportivo) con recidiva e Tuttosport ha rivelato che qualcuno ha manomesso le prove all'interno del Processo di Napoli.

Francamente non spetta a me emettere una sentenza, ma di certo nessuno può impedirmi di indignarmi di fronte ad un immobilismo totale, frutto di un servilismo senza precedenti. Io sono un garantista e quindi riconosco che ognuno è innocente fino a prova contraria, ma la portata dei fatti che tutti conosciamo è talmente grande da essere meritevole senz'altro di un approfondimento, sia mediatico che giuridico. Possibile che a nessuno balzi un'idea, non certo malsana, del tipo "fammi indagare un pò per capire se c'è qualcosa dietro"? Davvero è più interessante dare spazio all'allenatore meno vincente di tutti gli sport ed alle sue teorie sconclusionate?
Meno male che c'è Radio Radicale, che fornisce a tutti la possiblità democratica di ascoltare gli attacchi di balbuzie che hanno caratterizzato tutti coloro che si sono presentati al Processo di Napoli con un carico di proclami e con esiti da Mr. Bean.

Magari mi sbaglio, ma se per l'apertura di un'inchiesta è sufficiente una prigionia millantata, beh direi che in questo caso i presupposti per avviare un'indagine sono ben più consistenti.
Però putroppo esite un detto: "il nemico del mio nemico è mio amico", in nome del quale tutti i giornalistetti italianotti, costretti perfino ad ingoiare il boccone amaro dei Mondiali 1982 e 2006 facendo finta di essere contenti, sanno perfettamente che condannando l'Inter riabiliterebbero la Juve, e questo un tifoso della Roma non lo farebbe mai, a costo di subire 45 gol consecutivi con 7 uomini in fuorigioco.

Riprendo Alvaro Moretti:
"Ci mancava anche questo: un pozzo di verità inesplorata che cambia tutto. Calciopoli era, doveva essere un’altra cosa: ora abbiamo scoperto che i marescialli orecchiuti di via In Selci ascoltavano a 360°, ma che chi doveva dare ordine di trascrivere le telefonate gravi o solo interessanti non dava l’input se di mezzo c’era l’Inter. Ma anche il Chievo, il Brescia etc. Quei tre baffi rossi messi a fianco delle telefonate di Facchetti a significare che la chiamata sul 5-4-4 era di quelle gravi, da sunteggiare, da inserire nelle informative fatte poi circolare e pubblicare o precipitate nell’estate 2006 sulle scrivanie di Borrelli e compagni significano tanto, forse tutto.

Ci mettono paura, quei tre baffi rossi omessi: il caso Telecom, le nucinate, l’indagine scomparsa della Bocassini di cui non si può sapere nulla, la fuga di cervelli dal ruolo di pm a Napoli, l’approdo al comune di Napoli di Auricchio e Narducci, la prescrizione a orologeria per lo scudetto 2006, le telefonate sparite e poi ritrovate, i baffi comparsi e finiti nel dimenticatoio. In che sabbie mobili stiamo mettendo le mani?
Eppoi: possibile che questa parte della verità di Calciopoli interessi, tanto da ricercarla, solo all’imputato Moggi ai fini difensivi ovvi di un processo per evitare una condanna per associazione a delinquere?"

Gianluca Calabria
 
 
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