Anche lo scarparo a pallini si è accorto che l'hanno fregato. Si è sopratutto accorto che 6 anni di esercizi linguistici aventi come oggetto il deretano del presidente degli onesti, non gli hanno portato nessun vantaggio. Si è altresi accorto che se a Firenze quel folletto del sindaco non gli fa fare la cittadella dello sport, come pare a lui, la violetta mammola della sua squadra è destinata a restare nel limbo di prima delle provinciali. Basta guardare il repulisti messo in atto da Corvino per rendersene conto. Ora, non è che lo scarparo possa divenire un nostro alleato, ma la puzza di marcio deve aver passato anche l'Arno se il nostro amico, gran sodale dello smontezemolato che tanta parte ha avuto nell'affosare la Juve vincente, ha deciso di smarcarsi. Meglio tardi che mai e se il fronte della truffa si incrina tanto meglio per noi. Perchè bisogna riflettere su questo: come può un maggiore dei CC, che effettua una indagine di quella portata, decidere sua sponte, di occultare telefonate compromettenti che avrebbero dato all'indagine tutt'altro indirizzo? Voglio dire: a meno che non sia un corrotto e pagato, una decisione così non può averla presa da solo. Qualcuno deve averglielo ordinato e lui "uso obbedir tacendo" ha eseguito.
Questo ci riporta alla Telecom, alle intercettazioni illegali che hanno interessato tutto il paese e non solo il calcio,ordinate ed eseguite dall'afefihno interista con bel altri fini che quello di moralizzare un aspetto della vita sociale del paese.
Dia retta Presidente: usi l'autorità che le deriva, Lei sì, dall'appartenere a tale casato per capire che c'era senz'altro di più e avremo i colpevoli su un piatto d'argento.
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