Vorrei per una volta togliermi i panni del tifoso e rimettermi quelli di Uomo (si con la U maiuscola) appassionato di calcio come lo sono da sempre. Quale argomento per dimostrare di esserlo se non quello che riguarda alcuni passi della storia recente dell’Italia pallonara e paragonandoli a storie di cinema e di verità. Immaginando uno scenario più o meno veritiero visti gli ultimi sviluppi, possiamo ipotizzare una ricostruzione di alcuni fatti del periodo 2005/2011 e antecedente.
La Società JUVENTUS famosa per stile e correttezza in ogni ambito, fu accusata di doping, si è difesa ed è stata assolta, tuttavia la cassazione disse che per l’abuso di farmaci sarebbe stata da riprocessare, poi il reato è andato in prescrizione e la JUVE ne uscì del tutto pulita. Per l’abuso contestato sarebbe stato opportuno indagare su tutte le società professionistiche anziché puntare il dito solo una, forse chi fa del moralismo in questo senso non avrebbe oggi argomenti per le loro tesi.
Intercettazioni del 2005, è possibile che la scelta della società sia stata quella di farsi giudicare dalla giustizia come conviene a chi rispetta le regole, rinunciando di fatto alla difesa e accettando il verdetto, anche se durissimo. Forse è stato un errore viste le modalità che ne sono seguite quali, sostituzione di tutti gli organi giudicanti, abolizione di un grado di giudizio e invenzione di un reato (illecito strutturato) per poterla condannare con la revoca dei due scudetti vinti nel biennio e la retrocessione in serie B. Il tutto fatto con la sapiente regia di un signore che nel suo passato è stato nel cda dell’inter. Suona quanto mai strano questo, e lo dico da cittadino e non da tifoso.
Veniamo allo scudetto revocato nel 2006 alla squadra che lo ha vinto in campo e regalato in modo vergognoso ad un’altra con motivazioni decadute clamorosamente, giustificandolo con altrettante e alquanto assurde da parte di chi non vuole ammettere che non lo meritavano e non ne avevano titolo, anzi!!!!!! Gli fu assegnato per l’onestà che la società ha millantato (oggi ne abbiamo la certezza) e si è fregiata del titolo senza averne i requisiti. Ora che è stata scoperta e scoperto l’imbroglio non lo vuole mollare.
A questo punto ci dobbiamo chiedere, visto come argomentano le loro ragioni se sarebbe il caso di lasciarglielo. Quando un uomo rinuncia a qualcosa di suo per darlo ad un altro? In molti casi, ma soprattutto in uno: che venga dato ad un diversamente abile (brutto paragone) che ha bisogno di aiuto e per carità cristiana ogni Uomo rinuncerebbe a qualcosa di suo volentieri. Nel caso degli interisti, loro hanno sicuramente capacità motorie ma sono incapaci di intendere e di volere visto che credono all’inverosimile.
Verrebbe da ricordare alcuni film nei quali chi era stato condannato ingiustamente con delle prove assurde e costruite ad arte è riuscito a riabilitarsi grazie alla verità che è venuta a galla sempre per merito di qualcuno che credeva nella giustizia. Come dimenticare “NEL NOME DEL PADRE” la storia di una famiglia di irlandesi e dei loro amici condannati per essere appartenenti all’IRA che aveva organizzato un attentato. Oppure HURRICANE IL GRIDO DELL’INNOCENZA, accusato di omicidio più per motivi di razzismo degli inquirenti, che di ricerca della verità. Oppure quello che forse rappresenta più di tutti il senso della verità “LA PAROLA AI GIURATI” con Henry Fonda. Il film racconta la storia di un componente di una giuria, il quale, sulla base di un ragionevole dubbio, tenta di persuadere e ci riesce gli altri undici membri ad assolvere un ragazzo accusato di parricidio. Ebbene tutte queste storie hanno un comune denominatore: LA VERITA’ HA VINTO E CON LEI LA GIUSTIZIA.
Eh già la giustizia, parola che ha fatto scatenare guerre civili in ogni parte del mondo per poterla conquistare, quanti morti è costata questa bella parola. Da Uomo oggi mi fa rabbrividire vedere e leggere che questa parola (nei fatti e nel significato) viene sistematicamente disattesa da coloro, soprattutto tifosi dell’inter che la usano solo per questioni di tifo. Sei JUVENTINO allora sei un ladro ed è giusto che paghi anche se sei innocente. Sei interista, hai fatto come e peggio della JUVE, devi essere assolto e premiato con uno scudetto e se ai tuoi tifosi gli fanno notare questo particolare si difendono con argomentazioni che nulla hanno a che vedere con il tema dell’ACCUSA, cioè L’ARTICOLO 6 ILLECITO SPORTIVO, imputazione mai contestata alla JUVENTUS.
Infine se ci fosse oggi quel signore (amico mio) che circa 2000 anni fa disse ad alcuni uomini che volevano fare giustizia sommaria nei confronti di un’adultera: CHI E’ SENZA PECCATO SCAGLI LA PRIMA PIETRA, UN TIFOSO INTERISTA LA SCAGLIEREBBE SENZA VERGOGNA PERCHE’ NON CONOSCONO QUESTA DEFINIZIONE.
Si sono mai chiesti come sono arrivati alle loro intercettazioni, ve lo dico io, per via indiretta. Si sono mai chiesti se il telefono intercettato fosse stato il loro cosa si sarebbe potuto scoprire viste le premesse, si sono mai chiesti il perché la loro società ha taciuto tutto questo tempo sulle loro malefatte, di fatto raggirando soprattutto loro che hanno festeggiato vittorie figlie del peccato originale, si sono mai chiesti perché il loro presidente si trincera dietro un defunto dimostrando di non avere dignità e loro gli vanno anche dietro.
La serie A attuale, composta da 19 squadre gloriose e una ingloriosa. Perché dov’è la gloria nell’eliminare la concorrenza, dov’è la gloria nell’intonare un coro sapendo che uno dei destinatari è stato l’artefice della vittoria stessa, dov’è la gloria nel giocare un partita nella propria area di rigore (BARCELLONA – inter), dov’è la gloria nell’esibire una maglietta nella premiazione di una coppa che non hanno meritato (vero materazzi), maglietta che di fatto è costata la vita ad una persona, dov’è la gloria nel nascondere sistematicamente la verità. Anche per questo li considerò diversamente abili poiché incapaci di intendere e di volere.
Il signor moratti viene definito un signore!! Ma è un signore uno che si nasconde dietro un morto, uno che fa il gesto dell’ombrello ad un suo ex giocatore, uno che fa pedinare illegalmente suoi giocatori, dirigenti di squadre avversarie e arbitri, uno che su argomenti seri risponde con battute offensive e banali. ANDARE A SCUOLA DAL NOSTRO GIANNI AGNELLI PER LA SIGNORILITA’. Ricordo una sua frase: SI PUO’ ANCHE PERDERE MA NON BISOGNA FARCI L’ABITUDINE.
Ora la JUVENTUS ha deciso di adire alle vie legali per la restituzione del maltolto e sembra che anche la Fiorentina voglia seguirla, vedrete che alla fine tuti i condannati del 2006 faranno lo stesso e chi ha condotto le indagini da tifoso (per usare un eufemismo) si prospettano giorni difficili come per chi ha usufruito di aiuti illeciti e anche per la federazione che rischia la bancarotta.
Un saluto da Arzachena
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