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          L'ANGOLO DEL TIFOSO
Articolo di maurizio del 13/09/2011 11:16:27
La controffensiva di RCS
VEICOLI ELETRICI

“Exusatio non petita….accusatio manifesta”. Con questa locuzione latina si suole indicare l’atteggiamento di chi si giustifica di qualcosa senza che nessuno glielo chieda, manifestando così quella che in termini prosaici si definisce una “coda di paglia”.

E’ partita la controffensiva dell’inner circle Morattiano. Il giornale di famiglia ha da poco pubblicato un’intervista all’ex PM del processo Napoletano su Calciopoli, Giuseppe Narducci. Il noto magistrato ha ribadito le tesi sostenute - ma ampiamente smontate dalle difese degli imputati - durante il procedimento contro la famigerata cupola Moggiana. Ha citato test a favore dell’accusa che sono stati sconfessati in più di un occasione unitamente ad altre questioni, come le famose sim svizzere, smontate, pezzo dopo pezzo, dagli avvocati di Moggi.

Ciò che però inquieta dell’intervista in parola è la difesa a spada tratta di Facchetti. Come un La Russa qualsiasi, o peggio ancora, sulla stessa scia di Moratti e degli interisti in genere, il titolare dell’accusa al processo di Napoli, ha riproposto la tesi che le condotte di Facchetti non siano assimilabili a quelle di Moggi in quanto, quest’ultimo, era a capo di una vera e propria associazione a delinquere che inquinava il calcio italiano.

Afferma Narducci che, quella messa in piedi da Moggi, era “ Un qualcosa di unico che non aveva paragoni con il passato, un’associazione che non metteva insieme solo uomini e società, prima fra tutte quella di Luciano Moggi, ma anche alcuni pezzi delle strutture federai”.Mentre a difesa dei neroazzurri afferma: “Si parla delle telefonate di Facchetti e di altri dirigenti come se ci fosse un filo diretto analogo a quello che noi abbiamo evidenziato per Moggi e l’associazione sotto processo. Si è cercato di far passare il concetto che tutti facevano le stesse cose e che quindi non c’era colpevolezza. Non è vero!”.

Signori e signori et voilà, ormai quello che noi tutti pensavamo circa la strana contiguità delle argomentazione di Moratti con quelle di Narducci ed Auricchio è svelata dagli stessi protagonisti della grottesca faccenda. Se Narducci si fosse preso la briga di leggere le affermazione della “tartaruga” Palazzi, circa il rapporto dei dirigenti interisti con gli arbitri e con i designatori, probabilmente avrebbe evitato di dire tali castronerie. Ma noi lo ringraziamo di questa fantastica intervista, perché non fa altro che aggiungere un ulteriore tassello al puzzle delle verità nascoste di farsopoli.

Se ne avessi la possibilità farei all’ex PM del processo partenopeo una domanda semplice semplice: se è veramente così convinto delle tesi sostenute al predetto processo, per quale motivo ha abbandonato in fretta e in furia la carica che ricopriva, e perché ha cercato – cosa mai vista nelle aule di giustizia nostrane – di ricusare per ben due volte la presidentessa Casoria??
Ma vi è di più. L’ex magistrato ha ancora il coraggio di parlare dei sorteggi pilotati, nonostante al processo quasi tutti i giornalisti, arbitri e notai interrogati abbiano rilasciato dichiarazioni a totale smentita di questa tesi assurda.

Ed allora, a questo punto ci domandiamo: come mai in questo momento così cruciale dello scontro su Calciopoli2, a poche settimane dalla sentenza di Napoli; dopo le prese di posizione, finalmente arcigne, del presidente Andrea Agnelli, e l’appressarsi della pronuncia del TNAS, esce un’intervista sulla Gazzetta dello Sporco (gruppo RCS, lì dove “nasciamo tutti interisti”) al PM che ha sostenuto l’accusa contro la Juve al processo di Napoli??
La vicenda Farsopoli assume contorni sempre più allarmanti !! Spero che i nostri capiscano che si stanno mettendo contro delle lobby di potere, politico, giudiziario, mass-mediatico e sportivo molto forti. Probabilmente qualcuno inizia ad aver paura che qualcosa di illecito esca fuori e che la macchina del fango messa in piedi per epurare la Juventus dal calcio italiano venga definitivamente smascherata.
 
 
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