La Juventus che viaggia in testa alla classifica di serie A, pur tenendo il magone per non aver approfittato dei passi falsi di inizio campionato delle rivali, va comunque beata per la sua strada consapevole che c’è ancora tanto margine di crescita nel suo potenziale. Un margine di crescita notevole se pensiamo ad un attacco in grado di creare occasioni a non finire anche nelle gare pareggiate contro Bologna e Catania e ad una difesa che va di certo regolarizzata al più presto nell’attesa dei rinforzi già ben decisi e delineati del prossimo mercato di gennaio. Una Juve in testa al torneo di serie A ma anche una Juve che da ieri ha preso la testa anche nel processo di Napoli dove gli avvocati difensori dell’ex direttore Luciano Moggi hanno smantellato l’accusa in toto, e questo non solo per l’ennesima intercettazione scovata in cui si evidenzia l’ennesima protezione pro-l’inter, il processo per le prove addotte pesava già tutto da un lato, quello bianconero. Processoo definito ormai dai più “il grande imbroglio”. L’impianto accusatorio posto in atto dai complottisti per abbattere il potere Juve è crollato da tempo e ha trovato il suo amaro epilogo nella battaglia di ieri. La Juve da accusata diventa accusatrice dei suo cecchini e mandanti. Denunciati Nucini, Baldini e Auricchio a Napoli per il reato di falsa testimonanza e alla procura di Roma perche’ verifichi il reato di abuso in atti di ufficio, falso ideologico e calunnia in danno di Luciano Moggi. Denunciati inoltre tutti gli inquirenti a Roma per il falso nell’indagine. Non c’è scampo per nessuno: ora la Juventus e tutte le persone coinvolte e colpite, dalla società allo stesso Moggi, dalle altre società che si son viste penalizzate a quelle che sono state defraudate dall’inter che, mandante di tutto, si è poi giovata grazie a tutto questo, dai tifosi pronti alla “guerra”, anche quelli più titubanti, ormai consapevoli della tresca montata, agli stessi Carabinieri che, offesi nella loro Arma da elementi quali Auricchio, falso testimone e persona poco dabbene, ne sono usciti depauperati nei loro valori e ideali di servizio. Non dovessero esserci problemi il prossimo appuntamento per il processo di Napoli sarà il 25 ottobre, quando parlerà l’altro legale di Moggi, Paolo Trofino, che si occuperà più specificatamente del reato di associazione a delinquere (mentre Prioreschi fare soprattutto luce sulle frodi sportive). A quel punto, con l’arringa dell’avvocato dell’ex designatore Paolo Ber¬gamo, Silvia Morescanti o, in sua vece, dello stesso Prioreschi, il 25 ottobre dovrebbe finire la fase dibattimentale. Si arriverà all’8 per la sentenza che po¬trebbe slittare di una settimana se Capuano, il pm superstite del processo, volesse prendersi il tempo per eventuali controdeduzioni (la Casoria non le avrebbe previste, per il momento). Allo stato attuale delle cose e tenendo sempre di riserva e a bada il condizionale, visto come procede spesso la giustizia italiana, possiamo concludere con un certo ottimismo riportando le parole che lo stesso legale di Moggi ha proferito al termine della giornata "E' emersa la verità, non è stato commesso alcun illecito. Moggi deve tornare nel calcio. Si può riaprire il processo sportivo. Scudetti? Possono tornare alla Juve" Possiamo quindi con fierezza confermare il primato attuale della Juve e, come ben sottolineato, non solo in testa al Campionato….
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