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          L'ANGOLO DEL TIFOSO
Articolo di Andrea Garavoglia del 12/10/2011 15:43:21
Orgoglio
Orgoglio. Questo il sentimento provato domenica scorsa da tutti coloro presenti allo Juventus Stadium.
Orgoglio di appartenere ad una grande famiglia, quella bianconera.
Orgoglio per la nostra nuova casa che ci sta nuovamente portando ed essere invidiati dalla quella metà di Italia che non tifa Juventus. Perché se non la ami, la odi.
Orgoglio per i nostri colori, onorati dall’impegno profuso sul campo da 11 juventini, tosti, cattivi, con gli occhi della tigre. Quegli occhi chiesti e voluti da Conte, quegli occhi in cui 12 milioni di tifosi in tutta italia finalmente si sono potuti rispecchiare. Da tanto, troppo tempo, non provavamo più quelle emozioni.
Emozioni che vanno al di là del risultato, emozioni riscontrabili negli occhi lucidi e nella pelle d’oca di tutti i 40'000 presenti allo Stadium, ma immaginiamo anche di tutti quelli incollati ai teleschermi da casa.
Abbiamo finalmente rivisto lo spirito Juve trapelare dai nostri campioni in campo. Si, campioni. Forse non ancora campioni nei palmares, ad eccezione di Pirlo Del Piero e Buffon, ma campioni di umiltà, campioni di sacrificio, campioni per la voglia di vincere messa sul terreno di gioco fino al 90’ ed oltre. Campioni nel sacrificarsi per i compagni, per la squadra, per la Juve. Questo è quello che rende il nostro allenatore un condottiero, un punto di riferimento per la squadra, un idolo per i tifosi. Un campione a 360°, dentro e fuori dal campo. In panchina la domenica e a Vinovo in settimana. Una guida sapiente a cui affidarsi e per cui dare tutto. Orgogliosi che sia il nostro allenatore.
Orgogliosi di quegli abbracci dati ad ogni giocatore dopo il fischio finale, abbracci che simbolicamente racchiudevano il calore di tutti gli juventini veri.
Non montiamoci la testa, non illudiamoci, siamo ancora all’inizio e il percorso verso la vittoria è ancora lungo e tortuoso. Domenica a Verona sarà un'altra battaglia, durissima. Stiamo con i piedi per terra, ma godiamoci tutte le emozioni che stiamo tornando a provare, senza pensare, in modo viscerale. Come il nostro condottiero. Godiamoci l’orgoglio che ci pervade, siamo Juventini e orgogliosi di esserlo!!!

Andrea Garavoglia.
 
 
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