Ed ora ci tocca anche sentire le reprimende di Petrucci, il capo banda. La verità è che nel 2006 è stata perpetrata un'ingiustizia immensa, decapitando la squadra leader in Italia su basi false e tendenziose, avallata da stampa e media. E' stato fatto un processo sommario basato solo su intercettazioni parziali e selettive, fuorviate, impedendo di fatto la difesa (altro che Zaccone: la nuova dirigenza di allora, del tutto inadeguata, era terrorizzata dalla C, che Palazzi brandiva come una clava),e facendo leva sul tifo becero di milioni di italiani incattiviti da anni di sconfitte. Che ora, a danno subito, a umiliazione patita, a distruzione della squadra avvenuta (grida ancora vendetta quell'Ibra all'Inter che gli ha fatto vincere 2 pseudo scudetti), si dica che va bene così ed è inutile recriminare, fa schifo e pena: sarebbe come se un innocente dopo 10 anni di galera ingiusta che gli ha rovinato la vita si sentisse dire "cose che capitano, fregatene". Se la federcalcio ha determinato quello schifo del 2006, ci ha marciato su, e con esso ha anche determinato una retrocessione di tutto il calcio italiano, andando perfino ad inquinare e minimizzare il mondiale vinto nel 2006, beh, la federcalcio deve pagare. Carissimo. E Petrucci è il primo della lista. E se fallisce, meglio. Rinascerà un altro organismo senza i superpoltronati parapolitici di sempre, e forse ci sarà finalmente più sport in questi vertici marci. Picchiamo sempre più duro.
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