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          L'ANGOLO DEL TIFOSO
Articolo di claudio del 27/11/2011 16:16:57
Bombardati dalla storia
Come e da dove iniziare è sinceramente difficile da capire.
Ma voglio iniziare, da questa mattina successiva al sabato sportivamente glorioso, che ha visto coinvolta la nostra fede bianconera.
Vado al bar, a far colazione con un semplice caffè, chiaramente più dolce del solito, io vi metto solitamente due cucchiaini di zucchero, stamane ne è bastato uno.
Preso il caffè mi volto e sul tavolo del bar vedo il “Corriere dello Sport”, piegato così come te lo danno dal giornalaio, in bella vista il titolo, ma gli occhi mi vanno sul sottotitolo, che recita così: “Lazio avvelenata , manca un rigore”.
Penso, devo aver letto male!! Mi avvicino per leggere meglio...no non mi sono sbagliato! Gli manca proprio un rigore.
Con la mente torno alla sera della partita, io l'ho vista tutta senza perdermi un solo secondo, seduto sul divano, sigarette a portata di mano e fascia di capitano al braccio; l'ho vista e vissuta secondo per secondo, e sinceramente il rigore non me lo ricordo, allora decido di leggere quell'articolo, e il rigore sarebbe lo sfioro del braccio di Barzagli su tiro di Rocchi in mezzo a tre giocatori da distanza millimetrica, con dichiarazione di Reja il quale chiedeva anche l'espulsione di Barzagli.
Non ricordo bene cosa disse Reja l'indomani di una partita al san paolo, contro la Juve dove vinsero con due rigori inesistenti e con una colossale simulazione di Zalayeta, ma sicuramente non disse “abbiamo rubato tre punti e la partita” forse disse “ le sviste arbitrali fanno parte del gioco”.
Così ripercorro la partita incriminata della sera, ed a parte l'episodio citato da Reja, me ne viene in mente solo un altro, antecedente a quello di Barzagli e capita nei primi minuti quando il nostro ex laziale “robocop”, si inserisce come un laser nella difesa avversaria sulla destra dell'area di rigore mette al centro per l'accorrente Matri il quale nel calciare il pallone viene travolto da tergo, da un difensore biancoceleste a mo' di pilota aereo giapponese nell'attacco a Pearl harbor, dove si schiantavano con i loro aerei contro le navi USA.
Ebbene e dico a te caro Lotito, condannato come Moggi nel processo di Napoli, mi viene il dubbio visto che i tuoi stipendiati stanno sposando la causa della cupola Morattabetecollinarossipetrutelecomassmediatica, che stia tu stesso cercando di barattare il tuo daspo, il deferimento e la probabile radiazione, con l'appoggio all'attacco in massa tutti contro la Juve, e mi riecheggiano nella testa le tue frasi “sento tintinnio di manette” alla fine dello scorso campionato volte alla cupola sopracitata.
Hai scelto anche tu come gli altri il grigiore delle subdole trattative di palazzo, volti le spalle alla giustizia e alla legalità che tanto hai decantato e sposi la causa dei cartonati.
Sappiamo tutti come andò nel 2006, la cupola Morattiana decise di vincere eliminando con un'indagine Telecomizzata la squadra più forte d'Italia, per così aprire l'epopea d'oro dell'internazionalcartonati, che come tutto ciò che si fonda sulle false verità menzogne e truffe ha avuto le gambe corte, vero è che oggi i cartonati sono di nuovo la società inadeguata, incompetente ed incapace di sempre, basti pensare che il loro uomo mercato è Branca, che per quanto sapesse giocare al calcio e per quanto fosse competente di calcio, di lui il suo vecchio allenatore alla Samp, Boskov diceva: “non lo farei giocare neanche nel giardino di casa mia con il mio cane”.
Ebbene siamo tornati al passato, ora che la Juventus, bianca e nera, mai grigia, giallina, azzurra, verdina, almeno nei suoi tifosi e nei suoi giocatori ( vedi Robocop ex laziale da sei mesi alla Juve esulta impunemente nel suo ex stadio, davanti ai suoi ex tifosi, per un intervento in scivolata che salva un probabile gol) , mai alla ricerca del compromesso salva cavoli o capre, con alla guida il suo Capitano, mio Capitano; è tornata gagliarda e con gli “occchi di tigre”; ecco che riaffiorano le streghe, enfatizzate dalla cupola Morattabetecollinarossipetrutelecomassmediatica anni prima.
Noi siamo Bianchi e Neri il grigiore dei compromessi come detto prima non ci appartiene, caro Andrea siedi a quel tavolo e chiedi due scudetti due, e i 443milioni di danni magari scontandoglieli dell'iva, ed esci a testa alta, perchè se non ci riconoscono nulla è meglio che se ci riconoscessero un contentino.
A noi Bianchi e Neri, basta batterli sul campo vederli arrancare dietro con la bava alla bocca e l'invidia negli occhi, ci basta essere per loro, il cielo grigio, cupo e opprimente di novembre che sembra volerti inghiottire nel suo grigiore, o peggio ancora il cielo sopra Berlino della fine della seconda guerra mondiale.
 
 
  IL NOSTRO SONDAGGIO
 
Dopo la Cassazione su Moggi, cosa dovrebbe fare ora la Juve?
 
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