INTRODUZIONE: L'amico Pibienne mi perdonerà se copio il titolo del suo articolo, ma,come in un ipotetico passaggio di testimone è mia intenzione segnalare un altro fulgido esempio di "antijuventinità alla ennesima potenza",che vede come protagonista il giornalista Stefano Olivari, della nobilissima testata "Guerin Sportivo" (versione online).
Ripropongo in maniera fedele il contenuto dell'articolo di Olivari, buona lettura....(si fà per dire.
TEMA: "Agnelli, Moratti, Della Valle, eccetera: i pupi del nostro teatrino sono sempre quelli, solo che i burattini in realtà siamo noi. Calciopoli non finirà mai, per la gioia anche di noi che ci campiamo sfruttando la rabbia di chi si sente derubato, di chi si sente accerchiato, di chi si sente accusato e di chi semplicemente ha una vita triste. E quindi con letizia che aspettiamo il 14 dicembre, data della convocazione da parte del CONI del cosidetto "tavolo della pace" in cui tutti i protagonisti di Calciopoli, condannati, prescritti, innocenti e spettatori, dovrebbero ritrovarsi davanti a Gianni Petrucci per tirare una riga sul passato ma soprattutto impostare un futuro in cui per i furbi la vita sia più difficile. Belle intenzioni, che nascondono il vero proposito: quello di togliere pressione ad Abete e alla Figc (il tavolo avrebbero dovuto realizzarlo loro in realtà), "consigliando" nel contempo di limitare le avventure nella giustizia extrasportiva. Avventure senza speranza, come si sta osservando a forza di porte in faccia, ma che hanno l'effetto di avvelenare il presente. Al momento è una convocazione senza...convocati, ma soprattutto senza argomenti all'ordine del giorno. Petrucci è da una vita nella politica sportiva, non può credere che anni di furti, di contro-furti e in generale di odio possano terminare senza che qualcuna delle parti in causa ceda qualcosa. Rimane, a nostro modesto avviso (ma qui potranno esserci d'aiuto gli insigni giuristi in canottiera che a volte ci onorano di leggere il Guerino), la questione di fondo: non è possibile che società e persone condannate in sede sportiva e penale cerchino di imporre le loro regole. Sarebbe, passateci la metafora, come se lo Stato invitasse a mettersi intorno a un tavolo sia il negoziante a cui è stato chiesto il pizzo sia il mafioso che glielo ha estorto.
SPIEGAZIONI: Nel remotissimo caso in cui vi fosse qualcuno che non sia riuscito a cogliere l'illuminatissima metafora del signor Olivari, fornisco le seguenti istruzioni: Stato= Figc o Coni (fate voi). Mafioso= Juventus. Negoziante a cui è stato estorto il pizzo= Inter.
CONCLUSIONI: No caro Signor Olivari mai e poi mai si potrà far passare una simile metafora, a parte il contenuto del suo articolo (l'ultimo di una lunga serie) intriso di antijuventinità, e questo lo posso anche capire, ognuno ha le sue opinioni, ma lei con la sua "metafora" è abbondantemente uscito dal seminato. La cosa che mi lascia sgomento è l'aver letto un simile articolo in una testata gloriosa come il Guerino, cosa comunque che conferma quella che oramai è una opinione diffusa tra noi tifosi : l'assedio mediatico a cui è sottoposta la Juventus! RIFLESSIONE FINALE: Ben mi stà, così la prossima volta farò attenzione a dove navigo! |