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          L'ANGOLO DEL TIFOSO
Articolo di IENA del 26/12/2011 11:53:18
Sono morta molto tempo fa...
Sono morta molto tempo fa. Si, insomma, sono un fantasma; oh, non preoccupatevi, non pensiate sia una posizione scomoda!Oh no, tutt’altro! Devo dire, anzi, che mi trovo ad essere meno sola che in vita.
Pensate che si organizzano financo tavoli in mio onore. Che zuzzurelloni che siete! Del resto, a pensarci bene(strano penso più da morta), solo nella non esistenza, un’inesistenza, può assurgere a esistenza. Ne parlavo tempo fa con un mio amico avvocato, di nome Edgar, che mi ha dedicato una sua poesia (di cui non so se lusingarmi o dispiacermi, ma non sono un’esperta:

“Io vidi una donna bellissima, con gli occhi bendati
ritta sui gradini di un tempio marmoreo.
Una gran folla le passava dinanzi,
alzando al suo volto il volto implorante.
Nella sinistra impugnava una spada.
Brandiva questa spada,
colpendo ora un bimbo, ora un operaio,
ora una donna che tentava di ritrarsi, ora un folle.
Nella destra teneva una bilancia;
nella bilancia venivano gettate monete d’oro
da coloro che schivavano i colpi di spada.
Un uomo in toga nera lesse da un manoscritto:
“Non guarda in faccia nessuno”.
Poi un giovane col berretto rosso
Balzò al suo fianco e le strappò la benda.
Ed ecco, le ciglia eran tutte corrose
Sulle palpebre marce;
le pupille bruciate da un muco latteo;
la follia di un’anima morente
le era scritta sul volto.
Ma la folla vide perché portava la benda.”

Che dite, vi piace? Io trovo un po’ buffi questi avvocati col vezzo di far versi. Ma torniamo al motivo (sapete i miei tempi non sono i vostri, e io tendo un po’ a perdermi) per cui mi son risolta a far visita al Vostro Natale, depositando, per un attimo, le mie sferraglianti catene. Ecco, vedete, non trovo, forse, le giuste parole per farvi una richiesta. Una richiesta che può apparirVi un po’ sfrontata; in fondo, Voi, siete animati dalle migliori intenzioni. Voi volete onorarmi con tutte quelle belle rappresentazioni:bendata, con la spada e la bilancia; in dipinti e statue (devo dire che quest’ultime le preferisco. Adoro le fredde fissità; chissà poi perché?) o in tutti quegli aulici e torniti discorsi. E io comprendo il vostro bisogno di compendiare in un simbolo tutte le orazioni in mio onore; ma, permettetemi, in fondo , con la mia richiesta, è un simbolo che voglio donarVi (è Natale,no?):vi chiedo allora di ricordarmi e rappresentarmi, d’ora innanzi, con una spada senza elsa. Perchè? Non saprei, i simboli sono muti, e, poi, non ricordo bene perché sono qui. Mi sono forse persa? Sono stata evocata in un tavolo spiritico? Forse ero solo qui per ricordare qualche discorso su di me:quei bei discorsi che possono uccidere, dire di verità e che, alla fine, fanno un po’ ridere.
Ma ora è tardi,è tempo per me di ritornare, non prima di averVi sussurrato il mio nome:Dike. Per quanto avrei preferito Afrodite.
 
 
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