Calma e sangue freddo. Sento da più parti sostenere che la Juve è in netto calo, che non è più la squadra brillante di inizio stagione, e che Conte sta iniziando a perdere colpi. Capisco che certe valutazioni arrivino dal circo massmediatico che ci è notoriamente contrario; comprendo meno che a fare tali considerazioni siano i nostri commentatori di riferimento.
Se analizziamo a mente fredda la partita con il Cagliari bisogna riconoscere che la squadra ha fatto un gran primo tempo, concedendo quasi nulla agli avversari. Nel secondo tempo siamo leggermente calati, ma avevamo di fronte una squadra che ha disputato un’ottima partita, mettendo in campo un pressing asfissiante per gran parte del match. Purtroppo l’unica disattenzione - che come al solito ha visto come protagonista “sguardo perso nel vuoto” Bonucci - ci è costata il goal del pareggio. Avremmo dovuto chiuderla prima e fare molta più attenzione su Ibarbo, che si è dimostrato ancora una volta un giocatore pericolosissimo oltre che decisivo. Abbiamo concesso agli avversari un solo tiro in porta; occasione che Cossu ha trasformato egregiamente. Pertanto, a conti fatti, durante la partita si sono palesati i limiti che ci accompagnano dall’inizio della stagione. Difetti che magari si stanno acuendo per il calo fisiologico dei nostri centrocampisti – i quali hanno sopperito fino ad oggi all’abulia delle punte - ma che comunque sono strutturali e non estemporanei.
Alludo al problema di un attacco poco incisivo e alla mancanza di un centrale di livello internazionale che possa affiancare degnamente Barza. Che Vucinic non sia un grande goleador, non lo apprendiamo oggi. Il serbo contribuisce in maniera decisiva al dipanarsi dell’azione offensiva, tuttavia è sempre stato e rimarrà uno che la porta la vede poco. Matri, poi, per come lo fa giocare Conte, si trova troppo spesso lontano dalla porta. In questo modo vengono inevitabilmente castrate le sue doti di rapace d’area, costringendolo ad una mobilità che lo sfianca e gli toglie lucidità nei momenti clou.
Credo, tra l’altro, che l’arrivo di Borriello, alla fine, sia collegato a questa situazione; Conte non è per nulla soddisfatto dell’ex cagliaritano. Riguardo alla difesa, continuo a non comprendere per quale motivo si sia abbandonata l’idea di acquistare un centrale di livello internazionale da affiancare a Barzagli. Rimango dell’idea che almeno il 70% dei goal che abbiamo preso fino ad oggi portino la firma in negativo di Bonucci. Purtroppo non è un’atleta caratterialmente all’altezza di giocare in una grande squadra. Ieri il goal è nato da un suo svarione a centrocampo su Ibarbo, e dal successivo rinvio sbilenco sui piedi di Cossu. L’ennesima cappellata che ci è costata due punti.
Concludendo, a parte queste considerazioni, anche domenica ho visto un’ottima Juve. Certamente superiore a quella imballata e scialba di Lecce. E’ evidente che serve un centrocampista di ottimo livello che consenta ai tre ragazzi in mezzo di rifiatare. E’ necessario che arrivi qualcuno in grado di fornire anche un apporto a livello offensivo, poiché, fino a quando non compreremo un vero fuoriclasse in grado di assicurarci venti reti a campionato, è essenziale che in mediana ci siano giocatori in grado di vedere la porta con facilità. Il centrocampo quest’ anno è il nostro punto di forza; reparto certamente superiore a quelli raffazzonati delle milanesi, e bisogna fare in modo che rimanga tale.
Per il resto siamo lì, primi, soli; chi lo avrebbe mai pensato ad inizio stagione...
Salutate la capolista!
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