Domenica scorsa (19 febbraio), approfittando di una gita organizzata da un’agenzia di viaggi della mia città, sono andato a vedere la sfilata del carnevale di Viareggio. Mi son divertito molto ma il tempo è stato inclemente per cui, tornando a casa, dopo aver preso tanto freddo e pioggia mi sono addormentato nel tepore del pullman e ho fatto un sogno che vorrei condividere con voi, un sogno che potrei intitolare “A carnevale ogni Moggi vale”.
Mi trovavo in auto e stavo rientrando dal lavoro tutto contento pregustando una bella seratina con mia moglie e, così, l’ho chiamata sul cellulare per avvisarla delle mie intenzioni. Ho trovato in funzione la segreteria e allora le ho lasciato un messaggio: "stasera cena al ristorante e poi ti ammazzo… di baci". Dopo una mezz’oretta trascorsa a lottare col traffico, un’auto dei Carabinieri si è accosta alla mia e, sirene e lampeggianti in funzione, mi si ordina di fermarmi nella corsia di emergenza, cosa che eseguo tranquillamente sapendo bene di non aver nulla da temere. Invece, si avvicina subito un ufficiale che, puntandomi una pistola, mi dice con tono sgarbato e volgare: "Sono il maggiore Emmenthal e la dichiaro in arresto per omicidio e terrorismo islamico". Non ci ho messo molto a capire che non si trattava di uno scherzo perché, dopo avermi ammanettato, i Carabinieri mi hanno portato in Questura per essere interrogato da un magistrato. "Sono il PM Parducci - si è presentato - e formalizzo il suo arresto con l’accusa di omicidio e terrorismo islamico". Con il cuore che mi batteva all’impazzata, ho sussurrato con un filo di voce:" E chi mai avrei ammazzato?" "Sua moglie - ha ribattuto Parducci - e qui ci sono le prove del delitto". E con mia grande sorpresa mi ha fatto ascoltare la telefonata che poco prima avevo fatto a mia moglie, per anticiparle le mie intenzioni sul modo di passare la serata. "Da questa intercettazione eseguita dagli uomini dell’In-Side del maggiore Emmenthal si evidenza senza ombra di dubbio che lei ha soffocato sua moglie con intensi e prolungati baci". "Ma come avrei potuto farlo se non l’ho ancora vista, dopo quella telefonata? - ho ribattuto io - Cercatela e vi renderete conto che è viva e vegeta". "Mio caro BeppeBio, noi non verifichiamo mai le nostre ipotesi investigative. Per noi le intercettazioni marcate con 3 barbe come la sua equivalgono a un reato compiuto anche se si scherza o si millanta; se poi tale reato sia stato consumato oppure no è materia da Tribunale…E, poi, mi consenta, come poteva pensare di non essere incriminato di qualcosa, visto che è dal 2006 che non compra più 'La Mazzetta dello Sport'?". “La Mazzetta dello Sport”, ho replicato stupito? Ma sì, quella dove si nasce interisti per “orientare” l’interpretazione dei fatti e darci una mano nelle inchieste, come ha fatto di recente il nostro grande collaboratore Baldi. Ma non mi faccia divagare, perché lei oltre all’accusa di omicidio dovrà rispondere anche di quella di terrorismo islamico" "Addirittura terrorismo islamico" mi son lasciato andare a replicare in tono sarcastico. "Guardi, non ci scherzi su perché la sua situazione è davvero “inquietante” – mi ha incalzato Parducci – perché lei possiede una sim straniera, e questa sim ha agganciato più volte una ben precisata cella di Jakarta, che l’indagine del nostro maresciallo Bei Maroni ha potuto mettere in relazione con una pericolosa estremista islamica ". "Ma certo che possiedo una sim straniera – ho ribattuto stizzito – essendo mia moglie indonesiana, quando andiamo a trovare la sua famiglia usiamo una scheda locale, perché non vogliamo farci rapinare dai costi esteri di Serie A Tim; e la cella di Jakarta di cui parla Bei Coglioni – mi scusi – Bei Maroni e quella vicino alla casa di mia suocera perché - se guarda bene i tabulati - è l’unico numero che chiamiamo quando siamo in Indonesia; inoltre, mia suocera ha più di 70 anni ed è una fervente Cattolica per cui…" "Non vorrà mica mettere in dubbio il lavoro meticoloso e scientifico che ha fatto Bei Maroni? Dispiaccia o non dispiaccia, lei è un criminale e verrà processato per direttissima nel tribunale di Napoli". "A Napoli? Mi scusi Parducci, ma io vivo vicino a Torino e di conseguenza dovrei essere processato qui " "Eh no, a Torino non ho agganci tali da “tenere in scacco il tribunale” come ho a Napoli; e poi lei rientra sotto la giurisdizione partenopea, perché l’indagine su di lei è scattata proprio durante un suo viaggio a Napoli. Come rivelato nella confessione di Fucini, nel giugno 2011 lei si è recato a Napoli con la scusa di portare sua moglie a gustare la vera pizza napoletana, ma nel capoluogo campano lei ha svolto invece la sua attività terroristica. Guardi, è tutto scritto qui: 14.06.11, ore 13.30, Pizzeria Da Michele, 400 contatti in uscita dalla sua sim verso la cella di Jakarta e…ehm… 200 in entrata nella suddetta cella (ehi, Bei Maroni, correggi questo dato se no sembra che te lo sei inventato) ; 15.06.11, ore 21, Pizzeria Sorbillo, 1.200.000 contatti in uscita dalla sua sim verso la cella di Jakarta e ben 4.000.000 in entrata nella suddetta cella….Allora che ha da dire a sua discolpa? " "Beh, se è per questo, a Napoli sono anche andato a magiare dei babà" ho risposto con sarcasmo. "Non faccia lo spiritoso, lo sappiamo benissimo - mi ha redarguito Parducci: 15.06.11, ore 18.30, Caffè Gambrinus, 8.000 contatti in uscita dalla sua sim verso la cella di Jakarta e ben 32.000.000 in entrata nella suddetta… A questo punto non credo ci sia altro da aggiungere. Emmenthal, lo porti a Napoli per il processo".
Come in tutti i sogni che si rispettano, il viaggio verso Napoli non è durato che un attimo e mi son subito trovato al cospetto del terribile giudice Vispa Mortoria. Parducci si è profuso in una lunga oratoria in cui ha spiegato al giudice i motivi per cui richiedeva la mai condanna all’ergastolo, al termine della quale Vispa Casoria ha replicato: "Parducci, ti prego, piantala di fumare come una ciminiera almeno in aula, e dimmi come cacchio faccio a condannare BeppeBio per aver pensato di “ammazzare sua moglie di baci” e avere una sim indonesiana che usa quando si trova a Jakarta in visita alla famiglia della consorte. Insomma, va buo’ che Tepore ci tiene in scacco, ma a tutto c’è un limite" E allora Parducci, dopo essersi avvicinato a lei, le ha bisbigliato in un orecchio "Guarda che questo qui è uno juventino, quindi è di certo un sodale di Moggi…E’ se non va allo stadio dal 2006 è solo perché vuole depistarci fingendo di essersi sdoganato…E poi non compra più La Mazzetta e ha rescisso l’abbonamento con Sky Sport… Insomma, Non vorrai mica metterti contro il 'potere del panettone meneghino'? " A quelle parole, la giudice Mortoria si è rabbuiata e ha sentenziato con fare dimesso e un po’ vergognato: "Vedi BeppeBio, io ho il conto in banca all’Unicredit e mi omaggiano di auto Fiat, gomme Pirelli e benzina Saras; e poi se voglio continuare la mia carriera non posso deludere chi decide nomine, condanne e prescrizioni… Mi dispiace ma, anche se non hai fatto nulla di quello di cui ti si accusa, non posso assolverti… E poiché la legge è uguale per tutti gli juventini, ti condanno a 5 anni e 4 mesi… Del resto siamo a carnevale, e a carnevale ogni Moggi vale…"
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