E’ poco credibile che ci sia un accordo carbonaro fra i direttori di gara per penalizzare la Juventus, se ciò fosse vero, considerata la rivalità e l’opportunismo dei componenti correrebbero grossi rischi alla mercè dei Nucini di turno sempre pronti a cambiare bandiera e versione all’occorrenza.
Anche l’”incompetente” Abete è di questa idea, ritiene materialmente impossibile un ‘intesa preventiva. E allora, a parte regole di comportamento mai scritte ma osservate dai direttori di gara come quella del <>, cosa determina l’atteggiamento uniformemente negativo della categoria nei confronti della Juventus? Credo sia semplicemente una questione di ammaestramento e convenienza. L’ammaestramento Ricordate l’arbitraggio di Dondarini, in un Reggina-Juventus del 24/02/2008, alla prima con la Juve dopo il suo parziale coinvolgimento in Calciopoli, che dopo aver negato alla squadra bianconera due rigori solari ne assegna uno alla Reggina al 91° per presunto fallo di Sissoko che in vantaggio e in rovesciata colpisce inavvertitamente un avversario? Bene! E’ chiaro che stiamo parlando di un pioniere, il “buon” Donda, come afferma oggi Conte, aveva già capito che aria tirava, incombevano infatti i processi a Calciopoli e voleva sdoganarsi arbitrando decisamente contro. Sappiamo dagli eventi successivi che questo non gli è servito granch’è (condannato a due anni e 20.000 € di multa più divieto di accesso alle competizioni sportive per tre anni e di incarichi sportivi)ma è servito da monito agli altri arbitri in attività per comprendere una lezione fondamentale: fischiare pro-Juve non è cosa saggia e giusta . La controprova? Guardare cosa è accaduto al povero Doveri crocifisso dai media dopo aver assegnato in buona fede l’unico rigore ininfluente della stagione (per la verità dubbio) alla Juve.
La convenienza Un arbitro come Morganti, che nell’era della Triade stazionava regolarmente negli ultimi posti delle graduatorie di rendimento, improvvisamente, dopo Calciopoli, diventa uno dei migliori fischietti del campionato, abbiamo visto e capito tutti perché. Un arbitro permaloso e lunatico come Farina, che fa squalificare per 5 giornate un giocatore corretto e leale come Nedved al quale aveva fatto perdere la testa con le sue decisioni cervellotiche, sempre tra i migliori. Un arbitro mediocre come Tagliavento, che in un Cagliari-Juve del 3 Sett 2007, concedendo tre rigori contro, rischia il record mondiale svanito solo per l’intervento appropriato del guardalinee Cariolato, è attualmente ritenuto il miglior arbitro italiano. Gli arbitri italiani sono i migliori, ergo… Un arbitro “politico” come Rizzoli che ignora concretamente i fatti per raggiungere il miglior risultato antipolemiche, cioè in genere il pareggio, è ritenuto tra i migliori in assoluto. Un ipovedente di nome Bergonzi che svolge la professione di arbitro per intercessione dall’alto e che, emulo di Tagliavento, ha il coraggio di fischiare due rigori completamente inventati in un Napoli-Juve del 27/Ott/2007, continua a fare sfracelli anche come quarto arbitro, risulta al momento fra i più accreditati tanto da essere riproposto per Fiorentina-Juve del 17/03/2012 nonostante l’intervento punitivo su Conte in occasione del recupero col Bologna.
Si potrebbe continuare ma è necessario arrestarsi per motivi di spazio non prima però di un commento sull’operato del duo Braschi-Nicchi, il primo in odore di Juventus quando era in attività e l’altro spesso discusso. A costoro vorrei fare una domanda: ma la parola “meritocrazia” non vi dice nulla? Ma è proprio vero che in questo Paese si fa carriera per i motivi più disparati, meno che l’efficienza, e, a forza di salire di grado a forza di calci in c…lo, si finisce con l’occupare posti in un ambito in cui non ci si capisce più niente?
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