Giulemanidallajuve
 
 
 
 
 
 
 
  Spot TV
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
          L'ANGOLO DEL TIFOSO
Articolo di Il Camaleonte del 15/05/2012 22:16:56
Il travaglio di Marco
Il giornalista e scrittore, autore di best sellers di successo, ha in realtà un tacito travaglio che lo travaglia, di cui pochissimi sono al corrente.
Alcune delle ‘contrazioni’ di tale Travaglio, si manifestano nella difficoltà del torinese di trovare un collante tra i fatti e le illazioni che riguardano la Juve moggiana. In pratica si è verificata una dissociazione di vago sapore freudiano, in cui sussistono due Travagli; uno dei quali, si basa realmente su fatti acclarati, che abbina a una descrizione magistrale, finché si parla di una politica di un certo tipo, o delle sue collusioni tra la mafia e la classe dirigente.

Fin qui, niente da dire, ci sono fatti precisi, a comprova, e, purtroppo, anche morti ammazzati, tritolo e kalashnikov. Il Travaglio vero e proprio di Marco però, ha inizio, allorquando, uno dei due giornalisti che possiedono satanicamente ma impropriamente il suo corpo, attingendo a piene mani nel livore più cupo e nel risentimento, sconfina nello sport e vuole dimostrare a tutti i costi, la colpevolezza di Moggi, basandosi unicamente su mere illazioni o, peggio, su affermazioni popolari, o resoconti di parte avversa che sfociano nelle convinzioni da bar dello sport e nei comportamenti da ultras.

Gli stessi che tanti lutti addusse al popolo juventino cinque anni, fa fino a ora incluso. Creatura di questo travagliato parto prematuro, è un libro nel quale Marco mette a confronto, perfino nel nome, il Capostazione ormai nella sua mente diventato Capocupola, con il bandito italo-americano Lucky Luciano.

Ma il suo risentimento, ha una lunga gestazione, che dura fin dal 1994, allorché un suo articolo, indigesto alla triade, sfociò in un divieto di frequentare a sbafo la tribuna vip del Delle Alpi, e, da allora, la rabbia di Marco, giunse al punto da scagliarsi sfiorando un punto di non-ritorno, contro Moggi, benché con dardi spuntati e privi di fondamento che tuttavia spacciava come verità assolute. Càpita allora di leggere a comprova delle azioni criminose di “Don Luciano”, fatti, la cui dimostrazione galleggia nell’irrealtà delle leggende metropolitane, e si fa un baffo a tortiglione il Marco, delle smentite degli stessi protagonisti, (ad esempio, di Paparesta, in occasione del famigerato camerino.

E, mentre per Totò Riina ci fu bisogno delle accuse dei pentiti, per Moggi, no. (Ma forse nel calcio non esistono pentiti, a parte gli attuali tifosi bianconeri quando si rendono conto di pagare persone sul campo, che sottragono alla raccolta forzata dei pomodori.) A questo punto, dopo aver letto il suo libro, nel quale, pare di vedere quasi Riina sottomettersi a Luciano, e ricevere lezioni di crudeltà su come trattare i suoi pari, (i pari di ambedue, beninteso,) dove pare che Totò, chieda consiglio del tipo di acido da adoperare per sciogliere meglio i suoi antagonisti, ci si pone la domanda: Ma cosa ha fatto di preciso Luciano, di mafiosesco, per evitare che Marco infestasse ancora la tribuna del Delle Alpi, e poggiasse le sue terga in quella zona privilegiata?

Se leggiamo il suo libro, traiamo subito la conclusione logica, basandoci sulle sue reazioni, che il Landru delle Ferrovie, capo della U.C.I (Unione Criminali Italiani,) lo abbia sequestrato e sottoposto alla tortura manganellandogli ripetutamente le piante dei piedi, elettrizzandogli i testicoli, o spingendolo all’estremo, costringendolo a leggere l’editoriale di Tuttosport.) O che come don Vito Corleone nel Padrino, gli abbia fatto trovare nel letto la testa mozzata di un agnello, ‘simbolismo’ raccapricciante ma azzeccato.

Macché, niente di tutto questo, il feroce Luciano Moggi si è semplicemente limitato a stracciargli in faccia la tessera vip che Marco usava per vedere a sbafo le partite della Juventus. Sarà stato confessato di fresco, non so, ma fatto sta, che di criminoso fece questo, nonostante tutto il potere criminale prono ai suoi piedi.

Dopo aver assodato che alcuni (leggi tutti,) fatti incriminati da Marco non hanno alcun fondamento, e che a Napoli si è verificato qualcos’altro, oltre alla mancata raccolta (differenziata o non,) della spazzatura, il giornalista prosegue imperterrito sulle sua ‘je accuse’, rincarando anzi la dose.

Adesso afferma perfino che la Juve è tornata ad avere il comando doloso, che Moggi ha RIPRESO il potere; che tiene ai suoi puzzolenti piedi di malfattore, in ceppi, gli innocenti Massimo, Adriano e compagnia bella, i quali mostrando i denti, (chi ce l’ha,) gli ringhiano contro, non potendogli azzannare le caviglie, unte di malvagità, per usufruire di qualche vantaggio sportivo. (Sarà stato in sogno, ma io ho visto un articolo su Tuttosport che riportava la condanna di Moggi, e non il ritorno sul trono. E poi, se consideriamo com’è stata trattata la Juve, pensa tu, se fosse stato assolto. Ci è andata bene che lo abbiano radiato. Ma forse, era per fargli un favore, secondo Marco si dovevano recare a piazzale Loreto. A giustiziarlo.) Quindi, se non erro, secondo la sua logica, dovremmo aspettarci il solito predominio zebrato in campionato, coi migliori calciatori presi a suon di minacce della rinata Gea, (che muterà nome e forme come la mitologica Idra di Lerna,) e degli onesti cittadini come l’ecologista petroliere, e lo stempiato Galliani e Co, in balia di eventi sportivi criminosi, a far da vittime innocenti alla furia omicida di Lucky. Mah.

A questo punto pare che sia trapelata la notizia di un intervista a Marco, nell’ospedale dove si sta curando, non so, forse il fegato, una puntina di gastrite, ma di preciso non rammento. E il dialogo è stato più o meno su questo tenore.

INTERVISTATORE: “Secondo lei, ora che Moggi è tornato, immagino sotto un prestanome, dato che lui è stato radiato, non certo dall’astro solare, checché ne dica sul di lui ritorno al potere, il calcio, che mai è stato ‘pulito’ come in questi ultimi tempi, rischia di essere adulterato?

TRAVAGLIO: “Sì, certo. Signore, sa, Moggi mi ha tolto la tessera vip del Delle Alpi.”

INTERVISTATORE: “Ma quali sono i fatti, in definitiva, sui quali lei fonda il suo castello accusatorio, piattaforma di tutte le sue accuse?”

TRAVAGLIO: “Convergono tutti in uno solo: Che Moggi mi ha tolto la tessera vip del Delle Alpi.”

INTERVISTATORE: “D’accordo, ho capito. Per parlare d’altro, sa che Paparesta ha smentito di essere rimasto chiuso nel camerino? Ha qualcosa da rettificare nel suo libro di accuse? Cosa risponde?”

TRAVAGLIO: “Che Moggi mi ha tolto la tessera Vip del delle alpi!”

INTERVISTATORE: “Il processo di Napoli ha riportato delle importanti novità, che rischiano ancor di più di mettere in evidenza che Calciopoli in realtà è stata una farsopoli, creata ad arte per far fuori solo la Juve. Cosa potrebbe aggiungere a commento di queste rilevanti notizie?”

TRAVAGLIO: “Aggiungo solo che Moggi mi ha tolto la tessera vip del Delle Alpi.”

INTERVISTATORE “Vedo che lei ha una fede incrollabile nelle sue convinzioni. Quale sarà il suo prossimo passo, nel campo del giornalismo, non appena uscito da qui?”

TRAVAGLIO: “Che Moggi mi ha tolto la tessera vip del Delle Alpi.”

INTERVISTATORE: “Forse ha frainteso la domanda. Cambia qualcosa, alla luce dei nuovi fatti, nel suo criterio di comportamento, adottato fino ad ora?”

TRAVAGLIO: “Moggi mi ha tolto la tessera vip del Delle Alpi.”

INTERVISTATORE: “Beh, è stato esaustivo e definitivo sui motivi che lo hanno indotto ad abbracciare la campagna antimoggiana. A questo punto ritengo che l’intervista sia finita. La saluto.”

TRAVAGLIO: “Moggi mi ha tolto la tessera vip del Delle Alpi.”

INTERVISTATORE: “Okkey, ho inteso, non le sto facendo altre domande la sto solo salutando, vado via.”

TRAVAGLIO: “Moggi mi ha tolto la tessera vip del Delle Alpi.”

--Un silenzio assordante. Poi, una porta cigola aprendosi, l’intervistatore esce, e la serratura scatta tre volte. Dieci secondi di attesa, poi nella quiete della camera, tappezzata di gommapiuma, flebile, una testa e un tronco, che dondolano avanti e indietro, e, come una nenia cheyenne, si leva una cantilena sommessa: “Moggi mi ha tolto la tessera vip del Delle Alpi. Moggi mi ha tolto la tessera vip del Delle Alpi, Moggi mi ha tolto la tessera vip del Delle Alpi, Moggi mi ha tolto la tessera vip del Delle Alpi, Moggi…”
 
 
  IL NOSTRO SONDAGGIO
 
Dopo la Cassazione su Moggi, cosa dovrebbe fare ora la Juve?
 
  TU CON NOI
   
 
   
 
  AREA ASSOCIATI
   
 
 
 
  DOSSIER
   
 
   
 
  LETTURE CONSIGLIATE
   
 
   
 
   
 
  SEMPRE CON NOI
   
 
   
 
Use of this we site is subject to our