La vergognosa telecronaca della finale di coppa italia (minuscolo), il rigore non dato, la rassegnazione nel non provare neanche più a reclamarlo, sono una certificazione in più a conferma della persecuzione antijuventina. E questo va avanti da decenni, a Firenze ancora ci odiano per il rigore di Brady a Catanzaro (per chi non ricordasse PARATA di mano di un terzino sulla linea, a portiere fuori), e poco conta ricordagli che tipo di rigore fosse. Si è creata, con la copertura dei media, una vera e propria cupola dal potere immenso che opera ormai senza alcun pudore, negando il vero e spergiurando il falso, senza ritegno, certa dell'impunità.
Che la Juve giochi ormai "senza rigori" è cosa data per scontata: a parti invertite le lagne ed i pianti dei ciucci sarebbero durati almeno 30 anni. Dobbiamo spezzare questo cerchio infernale, non per avere più rigori ma per tornare ad un calcio sereno, regolare. Ormai siamo quasi rassegnati ai soprusi, tutti li diamo per scontati.
Eppure abbiamo la forza per farlo, abbiamo i numeri, basta guardare l'audience quando c'è la Juve. Però questa forza va incanalata e guidata,cosa che ora non è, e chi ci odia lo sa e ne approfitta. Bisogna assolutamente fare pressione, tutti insieme, contro il caravanserraglio ostile delle TV ed i giornali. La comunicazione della Juve deve essere più penetrante ed incisiva, dato che è l'unico soggetto in grado di parlare a tutti. Speriamo che Andrea Agnelli lo capisca e ci provi.
Continuare a vincere contro tutti e contro tutto può essere molto difficile. Con milioni di tifosi "mobilitati" la battaglia sarebbe più equilibrata.
|