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          L'ANGOLO DEL TIFOSO
Articolo di Il Camaleonte del 08/06/2012 21:38:01
Il fuoco di San'Antonio
Che disdetta! Non ci voleva proprio questo scudetto!

Quanti inconvenienti e controindicazioni con effetti più o meno indesiderati sta procurando alle pelli calcisticamente sensibili degli antijuventini!

Questo ‘fuoco’ che ha accompagnato il nostro Antonio santo-subito, e di cui noi, deogratias, siamo portatori sani, ha prodotto intolleranza e arrossamenti dermatologici in coloro i quali si erano ormai abituati a vederci guazzare nella mediocrità,

Ma che si fa così? Si torna a spron battuto in auge dopo soli sei anni?

Darebbero non so cosa per adottare una strategia che ci riporti al livello della Juve Ridens che strabordava ‘simpatia’ da tutti i pori sportivi.
Purché ci tenevamo a distanza dai primi posti e il mercoledì anziché le coppe guardavamo Mi-manda-rai-tre, folate di simpatia facevano garrire al vento il nostro vessillo in black and white.

Tuttavia, il nostro ritorno costringe i media a fare i salti mortali per angustiare e destabilizzare un ambiente che pare stia rinverdendo i vecchi fasti.

E allora, cosa volete che sia una stella in più o una in meno? Non siamo miha sceriffi, avete hapito, hompagni di sfera?

Sono ninnoli, cineserie, simboli… volete che i simboli abbiano importanza?

Beh, ad onor del vero, i simboli, dalla preistoria ad oggi hanno sempre racchiuso un po’ la sostanza di quanto intendono rappresentare, ma, certo, per amor di pace si potrebbero pure abolire.
La pace degli altri si intende, non quella nostra.

E i “Trenta sul campo”, poi, cosa volete che sia…

A proposito! Sono 30 sul campo, ma anche ‘fuori’ campo, non dimentichiamocelo.

No, perché alle volte…
Dicono, uno più uno in meno, non fa differenza…
La differenza la fa eccome! Diteglielo a chi ha architettato le baruffe chiozzotte per arrivare a trafugare un pezzo di cartone tricolorato.

Ma aboliti i simboli, non ci restano che le didascalie (un fumetto, sarebbe stato l’ideale, io avrei messo in corsivo una nuvoletta che usciva dall’arcata dentaria di Antonio che vaporizzava più o meno questa frase: “Meglio una B senza illecitti, che un triplete da prescritti,” (la T in più era una licenza per rimeggiare,) chissà, forse sarebbe stato più fisiognomico.

Del resto, le didascalie studiate per non pestare i calli ai poteri forti, risultano sempre refrattarie alle verità scomode.

Ma ci va di lusso se al posto delle scritta non abbiano messo, coram populo, l’immagine del nostro tifoso nella posizione del centometrista che aspetta lo sparo dello starter… è una posizione scomoda e ci siamo stati per sei lunghi anni. L’allusione è volutamente casuale.

Comunque, un’assicurazioncella la stipulerei per le stelle restanti, nonsiamai dovessero essere defalcate per il ghiribizzo di qualcuno, che so, un sentimento popolare mal riposto, un illecito strutturato, sbocciato di punto in bianco come un foruncolo mascellare…

(A proposito, lo sapete perché si è definito strutturato? Viene da strutto… sì insomma, non Vi devo mica spiegare tutto io, se avete visto l’uso poco alimentare che si fa del grasso in quel film di Marlon Brando…

Insomma, ha ragione il tifoso filo-societario e buonista, se alla fin fine sono giaculatorie, litanie senza costrutto.

Ma,caro tifoso buonista,sai che c’è?
Che qui se non ci si apre gli occhi a palla da tennis, e non si cammina a pelo di parete, il brodino degli acquisti scoppiettanti e di futuri scudetti seriali, potrebbe non bastare e farci deperire… se un giorno qualcuno decide che è il momento per una nuova calciopoli e ne propone un surrogato.

E a quel punto…

… ho detto tutto.

E infine:

Andrea è stato di parola, ci aveva promesso una sorpresa sulla maglia e sorpresa è stata.

Sennonché, a volte non si può fare a meno di leggere tra le righe…
 
 
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