Giulemanidallajuve
 
 
 
 
 
 
 
  Spot TV
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
          L'ANGOLO DEL TIFOSO
Articolo di Claudio Nannetti del 31/08/2012 12:17:43
Goodbye Alessandro
Il lungo addio a Del Piero, consumato tra lo Scudetto numero 30 e l'attesa del top player, č finalmente arrivato al termine. Il Capitano indosserā un'altra maglia e, personalmente, gli auguro il meglio del meglio.

Quando devi dire qualcosa di un giocatore come Del Piero pensi a statistiche o record. Pensi a 38 primavere, a quelle che forse verranno, a ciō che poteva essere se, a quello che non č stato ma. Pensi ai gol, e ti scordi quanti sono; pensi agli infortuni, e te li ricordi tutti. Colleghi ogni perla con un fatto della tua vita, ogni insuccesso con la vittoria seguente; ogni traiettoria maligna scaturita da un calcio piazzato ti riporta sulla terra, con straordinario tempismo. Quello di ogni intervista, ma non te le ricordi tutte, poichč nessuna era fuori posto, tutte figlie dell'equilibrio interiore. Se la calma č la virtų dei forti, il forte ogni tanto deve perderla: deve essere testardo, egoista, insofferente, prepotente, ridondante, pieno di sč.

E' cosė che va al confronto con chi, pieno di sč, č pieno di niente. La differenza č il sč, l'io, l'ego smisurato. C'č chi nasce capitano e chi prova a fare il caporale, la differenza sta nella faccia. Una sorride, l'altra ghigna. Ghignavano in tanti, preoccupati per le cosce di Del Piero e di Vialli. Lui, Alessandro, sorrideva dopo il tremendo infortunio al ginocchio.

Tanti l'hanno perso tra il nove e mezzo e il dieci d'ordinanza, tra improbabili dualismi e maglie sempre meno azzurre. Ma il talento č come il jackpot, pių lo aspetti e pių č gratificante. Nel cielo di Berlino, la penultima stella, quella meno condivisa. Coi Guido Rossi sullo sfondo, una mano sulla coppa e l'altra sul portafoglio. I record sono fatti per essere battuti, i gol andranno a sfumare man mano che ne verranno segnati altri. Il Capitano č quello che esce dalla base del nemico con la partita in pugno e il rispetto dei nemici . E quando la base del nemico si chiama Santiago Bernabeu, o sei Alessandro DelPiero o stai ancora dormendo.
 
 
  IL NOSTRO SONDAGGIO
 
Dopo la Cassazione su Moggi, cosa dovrebbe fare ora la Juve?
 
  TU CON NOI
   
 
   
 
  AREA ASSOCIATI
   
 
 
 
  DOSSIER
   
 
   
 
  LETTURE CONSIGLIATE
   
 
   
 
   
 
  SEMPRE CON NOI
   
 
   
 
Use of this we site is subject to our