L'uomo non è un essere perfetto e si sà. Tutti sbagliamo. Il problema sorge quando invece si persevera negli errori, o quando, peggio ancora, si sbaglia volontariamente. Il calcio italiano negli ultimi anni è stato pesantemente condizionato dalla giustizia sportiva. Si è palesata una colossale disparità di trattamento e si è andati a perseguire e punire esclusivamente in una direzione.
Evidentemente però, chi ha detenuto il potere di decidere non è stato lungimirante. Le istituzioni che dal 2006 in poi hanno indirizzato il calcio verso dei binari prestabiliti non consideravano dei fattori fondamentali. Ogni squadra di calcio che riceve favori può essere agevolata nel breve periodo, ma col passare del tempo viene fuori il suo vero valore. La stessa cosa vale per chi subisce delle ingiustizie. La juventus con calciopoli è stata vittima di ogni tipo di prepotenza e sopraffazione ed il suo rendimento sul campo è stato inevitabilmente condizionato dalle sentenze ingiuste che l’hanno distrutta come squadra, ma innanzitutto nell’orgoglio. L’obbiettivo è stato chiaramente quello di annientare la Juventus, di danneggiarla, demolirla, diffamarla e screditarla. Tutto questo a vantaggio di tutti quegli altri club che non si erano saputi gestire e che non hanno saputo tenere in ordine i conti societari.
Dallo scorso anno però il vento è cambiato ed è iniziata la rinascita. La Juventus è tornata ad essere una grande squadra. Decisivo è stato l’arrivo di Andrea Agnelli come Presidente, oltre alla mentalità vincente e alla grinta trasmessa dal nostro condottiero Antonio Conte. Determinante a far tornare entusiasmo in noi tifosi è stato l’ultimo regalo lasciatoci dalla triade, la nostra casa, lo Juventus Stadium. Anche in questo siamo arrivati per primi, sintomo di una avveduta e previdente gestione che ha puntato lo sguardo in avanti ed ha guardato al futuro nel bene dei tifosi.
Il declino del calcio italiano non si è comunque arrestato. Evidentemente proprio quella giustizia che ha fallito sta trascinando con se tutto il sistema. Nel calderone della mediocrità e delle casse prosciugate stanno finendo tutti, comprese le squadre che fino a due campionati fa esultavano per quelle vittorie sporcate delle sentenze sportive. In tutto questo marasma, la Juventus è l’unica ad aver creato una squadra competitiva in Italia ed in Europa. Siamo tornati ad essere i più forti, quelli da battere. Tutto questo mentre il resto del campionato sembra affondare.
Le milanesi in forte crisi di risultati sono in rotta con i propri tifosi, le romane cercano di creare qualcosa di buono, ma non sembrano pronte a lottare per il titolo. Solo il Napoli da qualche debole segnale di crescita, ma tutto è ancora da verificare. Il campionato è lungo e le battaglie da affrontare saranno ancora tante sia dentro che fuori dal campo, però la situazione appare già delineata. C’è soltanto la Juventus ad aver creato un gruppo forte e potente costituito soprattutto da giocatori giovani, ma esperti. La nazionale è formata per larga parte da juventini ed è tornata dall’europeo con un secondo posto bello quanto insperato.
Il gruppo dirigenziale cerca sempre di rinforzare e migliorare la rosa con un occhio attento ai bilanci. in conclusione, mentre tutte le altre squadre perdono i giocatori di maggior valore e sembrano vivere una crisi sempre più nera, la Juventus torna a vincere e lottare con coraggio in ogni partita. Sul campo dimostra di potersela giocare anche con le grandi d’Europa e torna ad inorgoglire i tifosi che armati di pazienza hanno saputo aspettare. Non è bello giocare un campionato poco combattuto e personalmente avrei preferito il milan con Ibra e Thiago per gustare un torneo di alto livello.
Intanto chi è causa del suo mal pianga se stesso. Voglio credere che è andata così perché l’ordine naturale delle cose prende sempre il sopravvento, e dove fallisce la ragione umana accorre la giustizia divina a mettere le cose al loro posto.
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