Ricordate quando da piccoli si giocava a nascondino? Quando si scopriva il nascondiglio di qualcuno e si urlava “Tana!”, accompagnato dal nome dell’amico scoperto? Ebbene, quale migliore occasione poteva esserci regalata dall’onestissimo di Milano per urlare: “Tana Moratti!!”.
Il presidentissimo, fulgido esempio di lealtà e correttezza sportiva, ha recentemente speso più di una parola incoraggiante per l’agonizzante giustizia sportiva. Povera giustizia sportiva! così oberata di lavoro da non trovare mai il tempo di occuparsi di spionaggio industriale, passaporti falsi, arbitri in attività che diventano agenti 007 al soldo di qualche scaltro dirigente. Così piena di lavoro da arrivare sempre in ritardo, ed essere costretta a dichiarare spesso la prescrizione, soprattutto quando i presunti illeciti riguardano i soliti noti.
Il nostro cuore di cittadini che non arrivano alla fine del mese, trabocca di dolore ogni volta che pensiamo ai vari Abete, Palazzi, Petrucci, Sandulli. Mosche bianche in un sistema paese ormai allo sfascio. Gli anti-batman per eccellenza.
Ma mi faccia il piacere!……. direbbe il defunto principe De Curtis.
Fuori dallo scherzo.Che altro poteva dire il puro per elezione, di una giustizia sportiva che gli ha permesso di vincere in solitudine per anni, grazie allo sconquasso del 2006; unico miracolato di un'epurazione mirata e senza pietà.
Mutatis mutandis, stesso discorso vale per un altro personaggio molto potente.
Qualcuno ha sentito per caso una sola parola di un certo rilievo provenire dal pelato del re? Un spiffero soltanto, del candidato in "pectore" alla presidenza della lega, sull’argomento riforma della giustizia sportiva? Eppure per un arbitraggio andato male, il nostro è capace di riempire per giorni, se non per mesi, le prime pagine di quotidiani e tv.
Insomma, come al solito a pensar male si commette peccato, però, come ci si avvicina alla verità! Verità che, lentamente, col contagocce, alla moviola, sta venendo a galla in tutta la sua drammaticità e dirompenza. Ora è il turno dell’appello di Giraudo: sono proprio curioso di vedere cosa si inventeranno per confermare le illazioni, ormai smentite dai fatti, delle motivazioni di primo grado. Poi arriverà l’Appello del direttore. Nel mentre, il processo Telecom ci ha già raccontato, con grande margine di certezza, la genesi della vergognosa estate del 2006.
In questo contesto così intricato, in cui noi tifosi pensanti ci ritroviamo costantemente accompagnati da una profonda sensazione di ingiustizia, se non di vera e propria presa per i fondelli,c’è una domanda che mi assilla da giorni: come può la F.C. Juventus tollerare la continua disparità di trattamento? Come può il nostro presidente non proferir parola di fronte alle rivelazioni sconcertanti che provengono dal processo Telecom?
Se alla fine della fiera, l’unica reazione dovesse ridursi al “trenta sul campo” o a qualche dichiarazioni caustica detta oltre manica, beh!, amici miei, il risultato sarebbe veramente mortificante. Tutti i miei dubbi e le mie remore sulla nostra proprietà post G. e U. Agnelli, prenderebbero forma e consistenza, e anch'io, come a Milano, auspicherei l'arrivo dello invasore straniero .
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