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          L'ANGOLO DEL TIFOSO
Articolo di BeppeBio del 19/11/2012 22:42:31
Fatto 30, Facciamo 31
Ottima idea quella di mettere sul sito ufficiale della Juventus la relazione di Palazzi che testimonia la prescrizione salva Inter dalla serie B. Infatti, a forza di essere disinformati delle menzogne che quotidianamente vengono riportate dai media anti-Juve di Moratti & C, molta gente dubitava persino che tale documento esistesse e, soprattutto, che potessero essere formulate accuse così gravi nei confronti dell’onestà nerazzurra. Fatto 30 (scudetti), però bisognerebbe fare 31 (speriamo) e, quindi, non limitarsi alla suddetta relazione di Palazzi ma aggiungere anche il link di qualche altro documento che meglio renda l’idea di quanto i prescritti dovrebbero vergognarsi invece di pontificare, come ad esempio :

1) il lodo Petrucci-Manzella del 2001 i quali - servendosi di un’opportuna interpretazione del Presidente della Corte Costituzionale di allora, Vincenzo Caianiello - hanno richiesto per Recoba (e i falso passa- portati di Roma e Lazio) una condanna mite da parte della giustizia sportiva in attesa che quella ordinaria facesse il suo corso, perché (come disse allora Carraro) non si poteva mandare in B un presidente che aveva investito 600 miliardi nel calcio.
Poi quando la giustizia ordinaria il suo corso l’ha fatto, ci ha pensato Guido Rossi a insabbiare nello schifo di farsopoli la condanna di Recoba e Oriali da parte del Tribunale di Udine nel 2006, condanna che - secondo il suddetto lodo - avrebbe dovuto portare a serie conseguenze per l’Inter

2) la sentenza della Corte di Cassazione del 29 marzo 2007, che conferma l’assoluzione delle Juventus per l’uso di eritropoietina già pronunciata nel dicembre 2005 della Corte di Appello, mentre viene archiviato per prescrizione il solo presunto reato guarinelliano di abuso di farmaci legali in quanto inesistente nel codice penale italiano e smentito dal Tas di Losanna; sarebbe infatti ora che le menzogne di Zialiani, Travaglio e compagni venissero messe definitivamente alla berlina

3) i verbali delle confessioni/dichiarazioni di alcuni personaggi coinvolti nel processo Telecom, ovvero Giuliano Tavaroli, Emanuele Cipriani, Fabio Ghioni e Caterina Plateo, i quali hanno fatto comprendere quanto segue:
* i “manoscritti” di Di Laroni sulle presunte sim svizzere sono falsi, perché all’epoca dei fatti le compagnie telefoniche non conservavano i dati sui famosi “contatti senza risposta” di cui le relazioni del maresciallo sono stracolme per dimostrare i rapporti Moggi - arbitri, cosa che è avvenuta solo a partire dal 2009 in poi
* l’unico modo per avere nel 2004-05 quel tipo di contatti era usare il cosiddetto sistema Radar, un sistema di intercettazioni illegali con cui non solo si poteva agire senza essere intercettati ma anche fare in modo che una telefonata risultasse tra due individui diversi da quelli che l’avevano fatta.
A una precisa domanda del GIP Mariolina Panasiti : “Lei mi sta dicendo che se io telefono a mia madre dai tabulati può invece apparire che ho chiamato mia suocera?” Ghioni ha infatti risposto “Sì, certamente” e questo è un’ulteriore conferma di come i tabulati presentati da Di Laroni siano stati appositamente elaborati per accusare Moggi
* gli uomini di Auricchio hanno infatti utilizzati il computer di Tavaroli (su cui erano riportati i dati elaborati con Radar) e le indagini di Cipriani per mettere in piedi un impianto accusatorio da consegnare a Narducci in cui l’Inter di Moratti (il mandate delle intercettazioni illegali) non interessava
4) e dulcis in fundo, la sentenza della Casoria dell’8 novembre 2011, con cui Moggi è stato condannato (per pericolo di tentativo e non per aver falsificato i campionato) da un giudice tri-ricusato e tenuto sotto scacco dalla Procura di Napoli, la quale ha più volte tentato di “farla desistere”

Forse, con una simile documentazione a disposizione, qualcuno potrebbe cambiare idea (anche se ne dubito molto) ma quello che è importante è che smentire certe accuse e illazioni sarebbe molto più semplice con un simile bagaglio di informazioni, perché “andiamo a consultare i documenti” non è certo una frase gradita per chi i documenti comprovanti la verità ha sempre cercato di nasconderli, falsificarli o di farseli prescrivere
 
 
  IL NOSTRO SONDAGGIO
 
Dopo la Cassazione su Moggi, cosa dovrebbe fare ora la Juve?
 
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