Costui non è quello della classica battuta: “Lo sai perché il pomodoro non dorme?” No, perché? “Ma perché l’insalata… russa.”
Costui è invece quel tipo dal ghigno diabolico e la voce di un vecchio corvaccio con la raucedine.
È il ministro a cui piace mescolare in insalata il lavoro col calcio, il tutto condito però con l’olio dei soldi dei contribuenti, dopo aver spruzzato copiosamente un po’ di idiozie aromatiche e sparso il sale delle sue corbellerie.
Sì, è proprio quello che, qualche anno fa, ebbe a dire in una trasmissione: “Io non accetto lezioni morali da uno juventino!”
(Certo che se le accetta solo da Massimo Moratti e la sua Band, sta fresco.)
E lo stesso che, pubblicamente, ...
“Ripetete una bugia, cento, mille un milione di volte e DIVENTERA’ una verità” (Goebbels, ministro della propaganda nazista.)
Un tempo per castrare venivano usati vari metodi, più o meno traumatici, coi quali si ottenevano anche le voci bianche per i cantori del Vaticano o gli eunuchi per gli harem musulmani.
Durante la guerra si ricorreva sistematicamente alle falsità, si taroccavano i cinegiornali e i quotidiani, che presentavano cifre ‘corrette’, a pilotare il raziocinio comune.
In Russia, nel corso della campagna bellica, una voce ammaliatrice, diffusa da un altoparlante provocava ai ‘crucchi’ danni quanto i temibili razzi katiuscia, poiché una voce sensuale di donna invitava ...
Lunedi 20 Agosto ore 9 del mattino, sfoglio svogliatamente, causa il caldo opprimente, La Gazzetta di Reggio, giornale della provincia di Reggio Emilia, pagina dello sport.
Non c'e' molto che mi interessi: la Reggiana, Lega Pro, è già uscita dalla Coppa Italia, quello che scrive il giornalista sono cose trite e ritrite, ma c'è un particolare che mi rimane impresso "Consiglio federale".
Sarà il prossimo consiglio federale a decidere il destino di Lecce e Grosseto anche se il presidente Macalli della Lega Pro ha già detto che sarà il Lecce a sostituire il Vicenza nel girone A ", sarà la solita boutade, sarà il solito giornalista che vuol far vedere che lui le cose le sa prima, che dire, ...
Quel giorno faceva un freddo zebra (si dovrebbe dire freddo cane ma la zebra è un animale più interessante e soprattutto più bianconero!), ma all' interno di uno stadio in cui sta per scendere in campo l' unica squadra in grado di farti battere forte il cuore è sempre ferragosto.
Quel giorno, poi, la mia seconda mamma di fronte non aveva un avversario qualunque, ma una delle sue più accese rivali: la Fiorentina di Batistuta.
Era l' inizio di dicembre e nei centri commerciali di quell'autunno post mondiali a stelle e strisce vinto dal Brasile o perso dall' Italia a seconda dei punti di vista, improbabili babbi natali con barba, capelli e baffi finti come banconote da tre mila lire (nel ...
Stesso stadio e due simulazioni che hanno portato ad altrettanti rigori.
Krasic venne crocifisso dai media di regime, squalificato 2 giornate ed etichettato come cascatore e simulatore tanto che nelle partite successive non gli fischiavano a favore neppure i fallacci più clamorosi e da macellai.
Pazzini invece si vede riconosciuto di tutti gli onori per la tripletta all'esordio, della convocazione in nazionale e chi più ne ha più ne metta.
Inoltre, la juve quel rigore lo sbagliò ed in fin dei conti non andò ad incidere sul risultato finale, mentre i mafiosi hanno avuto, come sempre, la strada spianata verso il successo finale.
Ma questa volta dov'erano i puristi del calcio, gli ...
di Stefano Bianchi (J105143) del 06/09/2012 12:41:43
Iniziava così, nel 1971, il titolo del famoso film di Luigi Zampa con Sordi e la Cardinale. Quaranta anni dopo, con la regia d’Andrea Agnelli, Del Piero è costretto a girare un film con lo stesso titolo, ma non è un remake, perché la situazione è profondamente diversa: niente miseria, né sotterfugi, solo una situazione che Ale non ha capito e con lui milioni di tifosi bianconeri.
Per qualcuno, a Torino aveva fatto il suo tempo, ma forse, questo qualcuno era infastidito dalla luce troppo abbagliante che Del Piero emanava. Lui, uomo intelligente, ha capito ed è andato là dov’è considerato indispensabile, sia per la crescita di un club ambizioso, sia per il lancio in grande stile dell’A-League, ...